Fabio Novembre sceglie HI-MACS per il progetto del nuovo ristorante di Heinz Beck a City Life Milano

 

Un materiale di nuova generazione dall’aspetto minerale: HI-MACS nella finitura Volcanics è stato utilizzato per lo scenografico bancone di “Attimi by Heinz Beck”, il nuovo casual restaurant dello chef stellato Heinz Beck a City Life Milano, realizzato grazie a una collaborazione tra la Beck & Maltese Consulting e Chef Express (Gruppo Cremonini).

“Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”, scriveva Cesare Pavese, e attorno alle sue parole è stato recentemente sviluppato dall’architetto Fabio Novembre il progetto di interior per “Attimi by Heinz Beck”, dining bistrot pensato per ogni momento della giornata, dalla colazione alla cena.

Il cuore dell’ambiente è il grande bancone vetrina che, nonostante sembri realizzato in agglomerato minerale o quarzo, è in verità in solid surface HI-MACS nella sua caratteristica finitura Frosty, della collezione Volcanics. Realizzato in minerali, pigmenti naturali e acrilico, HI-MACS a differenza della pietra può essere termoformato in qualunque forma, può essere tagliato allo stesso modo del legno e può essere lavorato in maniera tale da eliminare i segni di giunzione alla vista ed eventuali imperfezioni o danni insorti nel tempo.

HI-MACS, inoltre, è privo di pori sulla superficie, dunque è semplice da pulire e resistente a sporco e batteri, in poche parole perfetto per il contatto diretto con il cibo e le persone. La texture irregolare dei colori Volcanics, parte di un catalogo di circa cento finiture totali, replica quella degli agglomerati minerali e delle graniglie, dando un aspetto naturale alla superficie e ingannando lo sguardo.

Nel presentare il suo lavoro, Fabio Novembre ha spiegato: “Credo che la non casuale coincidenza etimologica tra il presente come tempo e il presente come regalo sia una condizione di partenza per qualsiasi ricerca progettuale. Consideriamo gli attimi qui, non come momenti fugaci di vita, ma intense esperienze che dobbiamo saper cogliere e che ci rimangono impresse nella mente.”