Il padiglione del Lussemburgo alla Biennale di Architettura a Venezia illuminato con le soluzioni firmate Linea Light Group
L’architettura intesa come forma di progetto politico. È questa l’idea che ha sotteso la realizzazione del padiglione Lussemburgo alla Biennale di Architettura a Venezia. All’interno di uno spazio espositivo unico, l’Arsenale, la giovane Université du Luxembourg ha condotto un’indagine sociale sulla privatizzazione dei terreni pubblici, visualizzandola fisicamente tramite una verticalizzazione della proposta architettonica.
Il progetto illuminotecnico messo a punto da Linea Light Group accarezza il padiglione in tre diverse aree: corridoio, barchessa e installazioni. Il primo è delimitato da una camminata led strip profilata di Ribbon Plus Hi-Flux in Dali ed enfatizzata da coni di luce che, sovrapposti, accompagnano il visitatore nella definizione, in negativo, dello spazio ‘privato’.
Quest’ultimo, ospitante le opere, si manifesta come uno spazio-non spazio. Ogni idea di edificio vive in modo a sé stante, grazie a una luce puntuale donata da molteplici Iris-T, gestiti sempre in Dali, con ottica e luminanza personalizzate in base al costrutto architettonico.
Terzo e ultimo spazio, il padiglione stesso. Una gestione funzionale e diversificata per la barchessa, per donarle luce armonica calibrata a effetto indiretto di intensità, ripartita al 10% sui lati e al 50% nella parte centrale.