La mostra personale di Paolo Gonzato negli spazi milanesi di Officine Saffi presenta un corpus di opere ceramiche inedite. Tra arte e design, tra frammenti e sedimenti, tra civiltà antiche e presagi di un mondo distopico, il fil rouge è il colore viola

Officine Saffi, Milano, fino al 24 febbrario 2021, su appuntamento

Per prenotare: info@officinesaffi.com - tel +39 02 36685696

Con la personale PastichePaolo Gonzato sofferma la sua riflessione, in maniera evocativa, sulla pratica artistica di Giambattista Piranesi (1720-1778), l’eclettico genio protagonista del ‘700 che muovendosi tra Venezia e Roma, tra Barocco e Neoclassicismo, gettò le basi non solo del gusto delle generazioni che lo hanno immediatamente seguito, ma forse dell’idea stessa di un artista che sia creatore ma anche architetto, archeologo, antiquario, documentarista, designer, mercante, impresario e falsario.

La mostra allestita negli spazio delle Officine Saffi riunisce un corpus di opere inedite, realizzate dall’artista per l’occasione. Nascono così nuovi lavori, frammenti decorativi e architettonici d’incerta datazione, interi manufatti in ceramica ricchi di sedimenti come se fossero appena usciti da scavi archeologici di una civiltà antica o addirittura presagi di un mondo distopico e post apocalittico.

Oltre che riflessione filosofica e storica, la mostra vuole anche essere un approfondimento dell’artista sulla ceramica. Le sperimentazioni con questo materiale rientrano inoltre nella sua più ampia visione sulla scultura: stratificazioni successive su un impianto di gusto brutalista dai toni a volte un po’ grevi.

Il colore viola è l’elemento uniformante della mostra: lega un grande wall painting con inserti aggettanti ai lavori ceramici della nuova ricerca. Il viola per me è un colore feticcio che incamera varie informazioni simboliche e significanti che rievocano contemporaneamente atmosfere, credenze e riti” spiega Paolo Gonzato. Composto da rosso e blu, il viola è associato all’introspezione psicologica e spirituale: indica una predisposizione al raccoglimento mentale e fisico propedeutico a uno slancio creativo. Lo studio di questo colore trova il suo punto più alto in un’opera di grande respiro per cui l’artista, quasi compulsivamente, ha realizzato semplici vasi cilindrici, irregolari di varie altezze e diametri, per produrre un’accumulazione che annullasse il singolo pezzo.

Le creazioni di Gonzato sono allo stesso tempo opere, oggetti di design e arte funzionale. In Pastiche convivono inoltre linee di ricerca temporale differenti: ispirazioni auliche classiche si sovrappongono a forme creative estemporanee. Per Gonzato questa non è una forma di dicotomia insanabile del reale ma al contrario una visione olistica che permette di immaginare se stessi contemporaneamente in un modo e nel suo opposto.