Dopo i saluti di David Pambianco, CEO Pambianco e Raffaele Jerusalmi, CEO Borsa Italiana, la mattinata, moderata dal giornalista Nicola Porro, è entrata nel vivo con l’intervento di Gilda Bojardi, direttore di Interni: “Per le aziende italiane, il settore contract rappresenta un canale con potenzialità ancora da sviluppare. I punti vendita B2C sono rilevanti soprattutto come vetrina, come luogo per far provare un'esperienza al consumatore finale, ma il cliente decisivo è il cosiddetto consumatore intermedio, il progettista, colui che sceglie e specifica, che impiega su grande scala i prodotti e magari li richiede in versione tailor-made. Qui ci sono potenzialità ancora da esprimere, perché i prodotti contract non entrano solo in ambiti tradizionali (grandi building e hotel) ma, come illustrano molti dei progetti pubblicati da Interni, anche in ville, boutique hotel, yacht e ristoranti. Tipologie di progetto, queste ultime, che oggi rientrano a pieno titolo nell'area del contract”.
A seguire, Alessio Candi, Consulting e M&A Director Pambianco, ha presentato la ricerca L’industria del design tra canale consumer e contract. Dalla ricerca è emerso che, in un settore che negli ultimi 10 anni è cresciuto del 25,3% e che nel 2018 si attesta su un giro d’affari complessivo di circa 553 billion US $, il primo mercato è oggi l’Asia Pacific con un valore di 237 billion US $ cresciuto del 108% negli ultimi 10 anni e che vale il 43% del mercato mondiale. I canali attraverso cui i prodotti sono distribuiti sono il wholesale, il contract, l’ecommerce e i DOS (directly operated stores). Questi canali sono i punti di contatto diretti o indiretti tra l’azienda e i consumatori e sono in rapida evoluzione. In questo contesto le aziende devono riuscire a governare le dinamiche chiave del loro rapporto con il consumatore finale.