Il numero di marzo è in edicola

Il numero di marzo è dedicato a una riflessione corale sul tema dei materiali, fra tradizione e innovazione tecnologica, riciclo post consumo industriale, up-cycling, energie alternative. Oggi guardare i materiali, che declinano una dimensione sempre più interdisciplinare di conoscenze e saperi, significa ricercare la possibilità di costruire un futuro sostenibile in chiave di economia circolare e ottimizzazione delle risorse, per ridurre i consumi globali.

Ecco perché vi raccontiamo, in esclusiva, il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai, under construction, nelle voci narranti del curatore artistico Davide Rampello e dei progettisti Carlo Ratti e Italo Rota, svelando un glossario dei materiali con i quali è rivestito e allestito: alghe, bucce d’arancia, caffè, micelio, plastiche di riciclo..., tutti, dalla A alla Z, frutto di sperimentazione creativa avanzata e invenzione prototipata made in Italy.

Se il Padiglione Italia riporta l’attenzione su neo-materie che sfumano i confini tra naturale e artificiale perché un domani potranno ritornare ad essere materia prima riutilizzabile, c’è poi chi, come l’architetto Thomas Rau, propone di dare ai materiali un passaporto, inventariandoli in anticipo e adattando le tecniche di costruzione e di progettazione cosicché un intero edificio possa essere smontato e recuperato nelle risorse. A differenti materiali interpretati in un’opera già realizzata va anche il pensiero degli architetti italiani che hanno scelto il know-how di imprese italiane per aprire la strada a nuove soluzioni di efficienza e durabilità ma anche bellezza.

C’è infine un altro materiale-non materiale fondamentale come collante per il futuro: il digitale. Ma di questo vi parleremo in un altro numero.