Sulla scia del più familiare e notevolmente apprezzato Amaro Amara, nasce in tempo per le festività Amara Bark

Il nuovo liquore Amara Bark è per intenditori: la corteccia albero di arancia rossa di Sicilia IGP rimane in infusione alcolica con erbe aromatiche spontanee dell’area dell’Etna per sei mesi, un metodo che accentua i già importanti i sentori del legno e dell’agrume tipico della zona.

È interessante che per la sua realizzazione venga utilizzata una parte di albero altrimenti smaltita a fine vita. Un metodo che si traduce in un prodotto circolare, che ottimizza e valorizza ogni aspetto della materia prima.

L’idea è quella di portare il contenitore – la corteccia ricavata dal tronco dell’albero di arancio – a essere il contenuto, ovvero il protagonista assoluto del coinvolgimento dei sensi di chi lo gusta.

Anche un liquore può essere circolare

Normalmente i legni derivati dalla potatura degli aranceti seguono un ciclo di vita ben definito, che termina con lo smaltimento, come vuole la tradizione, della materia.

Nel caso di Amara Bark, il liquore stesso rappresenta la fase di second life del legno: sposando infatti la filosofia zero waste, durante l’appuntamento di potatura estiva l’azienda preleva la corteccia dei rami più forti per recuperare un legno ricco di linfa e dal profumo intenso. Caratteristiche che denoteranno il carattere del liquore, e che vengono accentuale dalla fase di infusione.

La corteccia di arancio diventa così l’ingrediente distintivo, nobilitata da un processo produttivo lento, attento e del tutto artigianale.

Note aromatiche che raccontano la Sicilia

Amara Bark racchiude tutti i sentori e gli aromi della campagna agricola vulcanica: note olfattive e di gusto equilibrate alternano i toni caldi del legno alla freschezza delle erbe spontanee dell’Etna.

Un mix in grado di risvegliare sensazioni familiari a chi nutre la passione per i momenti invernali accoccolati davanti a un camino, o passeggiando nel verde delle campagne etnee.

Ad arricchire ulteriormente la ricetta di Amara Bark è l’aggiunta di acqua sorgiva che sgorga a 1200 metri sul vulcano, e zucchero.

Nasce così un amaro dalla grande complessità, eppure immediato, fortemente caratterizzato dai sentori della corteccia appena tagliata di albero d’arancia, così da conservare tutti i sentori vegetali e donare robustezza e rotondità al prodotto finale.

"Bark è un amaro che gioca a fare il whisky - afferma Edoardo Strano, fondatore e ideatore del brand Amara - volevamo un prodotto dal carattere fortemente distintivo, siamo sempre stati affascinati dai sentori del legno e dopo il riuscito esperimento del 2020 di Amara Caroni,  dove protagonista era un invecchiamento di un anno in botti di Rum, abbiamo pensato che potesse essere interessante rendere il legno un vero e proprio elemento, invece che pensarlo solo come un metodo di invecchiamento.

Questa intuizione ci ha dato l'opportunità di sperimentare, divertirci e dare vita ad un liquore davvero sorprendente e inaspettato".

2800 bottiglie di manifattura

Tempi amplificati, attenzione a ogni fase di produzione e materia prima iper selezionata portano Amara Bark a essere un prodotto disponibile in edizione limitata, che per il suo debutto viene proposto in sole 2800 unità, vendute nei canali distributivi specializzati.

La sua preziosità deriva dalla cura posta in ogni passaggio, dal momento della coltivazione a quello della consegna al cliente.

Come per il classico Amaro Amara – realizzato con sole arance rosse di Sicilia IGP, raccolte e sbucciate a mano – anche l’inedito Bark prevede che tutto il recupero della corteccia sia fatto manualmente e personalmente dallo staff dell’azienda.

Amara Bark è disponibile nelle migliori enoteche, wine shop e negozi specializzati e sul sito: https://www.amaroamara.com/