I vincitori di tutte le categorie, una per una
I vincitori di tutte le altre categorie, che si sono distinti per qualità esecutiva e competenze dimostrate nell’interpretazione del tema scelto, sono:
Progetto Interior Triennio
“Artists Escape” di Jude Badih e Nino Digiuseppe che hanno progettato una residenza artistica temporanea, un rifugio immerso nella natura lettone, per due nuclei familiari, di cui qualcuno sia pittore, concepito con l’obbiettivo di offrire ai due nuclei familiari degli spazi ispirazionali per lavorare, altri intimi di privacy e, infine, quelli per condividere e relazionarsi.
Progetto Product Triennio
“Co-Essere” di Dana Berro, Cagla Enginer e Maria Vittoria Zini. Una lampada come simbolo fisico di riflessione, connessione e sensualità, progettata per essere facilmente installata in qualsiasi spazio e regolata a qualsiasi altezza del soffitto.
Progetto Interior Biennio
“Reversed theatre” di Olga Garanina ed Elise Walseth Krogenes. Ispirandosi alla storia delle piazze come teatro e cinema, il progetto crea un nuovo modo di vivere le arti dello spettacolo, proponendo un ambiente esterno trattato come un ambiente interno e trasformato in uno spazio. Un teatro al contrario, un progetto capace di trasformare Piazza Liberty a Milano in qualcosa di completamente diverso.
Progetto Product and Service Biennio
“Jam” di Melda Çevikel, Thanat Juengprasert, Sofia Monchieri e Junrao Wang. Un divano modulare costituito da componenti assemblabili progettato immaginando diversi scenari: una coppia che vuole un arredamento che cresca con loro, dei professionisti bisognosi di trasformare la propria casa in ufficio, e viceversa, e degli studenti che vivono in piccoli spazi e cercano soluzioni flessibili.
Progetto Social Biennio
“Sistema Meteoropatico” di Martina Petiti e Marta Prati. Partendo da una critica al consumismo energetico, il progettoopen source che utilizza fonti rinnovabili per autosostentarsi vuole essere un tentativo di riallineamento del rapporto simbiotico uomo-natura. Un modello di condominio inscritto in una libreria, una visione futura in cui le persone si scambiano energie rinnovabili in base alle proprie esigenze e possibilità.
Foto
“MDW: Milano Design Week 2022 Report” di Michelangelo Carraretto, Sofia D’Andrea, Paolo De Castiglioni, Gjergji Gjoka, Alessandro Luciani, Brinda Sharma e Oliwia Syroczynska. MDW 2022 è un magazine online che raccoglie tutti gli articoli realizzati dagli studenti dell’Area di Design durante il corso di Storia del Design II dell’A.A. 2021/22. Un progetto coordinato da Massimo Martignoni.
Disegno
“Ritratto da un algoritmo” di Gianni Iraci. “Fammi un tuo ritratto”. L’affermazione è stata eseguita dall’intelligenza artificiale e l’elaborato visualizzato seguendo l’ottica e il pensiero umano, ma attraverso uno sguardo informatico, del software Gephi. Si tratta non solo di intelligenza intesa come capacità di calcolo o di conoscenza di dati astratti, ma di un organismo in grado di comprendere e decidere le azioni da compiere in una visione in cui macchine e uomini convivono.
Tecnica, Materiali e Innovazione
“Marsiglia wood” di Fenia Capobianco, Francesco Pio Carpentiere e Debora Di Pinto. Il progetto è il risultato di una ricerca di materiali sostenibili e lavorabili per sottrazione nei laboratori, e nasce nel mescolare il sapone di Marsiglia e la polvere di legno derivata dagli scarti di lavorazione. A seconda del rapporto tra i due materiali, presenta, quindi, caratteristiche diverse. Il composto è malleabile e resistente, permettendo di creare prototipi e campioni abbastanza definiti. A fine vita il materiale potrà essere rifuso e rilavorato per un numero elevatissimo di volte.