Nel Tirolo austriaco, cubi di vetro – come palchi sulle spettacolari montagne – punteggiano l'architettura contemporanea ideata dallo studio noa* per l'area wellness del Mohr Life Resort

A Lermoos, nel Tirolo austrico, per l'area wellness dello storico hotel Mohr Life Resort, lo studio altoatesino noa* (network of architecture) ha progettato una struttura dalle geometrie nette in vetro e cemento che si adagia lungo un morbido declivio, al di sotto del complesso alberghiero, e che gode di una vista dal forte impatto scenico ed emotivo sull’ampia vallata del Ehrwalder Becken, dominata dall'imponente massiccio del Zugspitze.

“È proprio la montagna, presenza maestosa e carica di energia, il banco di prova del nostro intervento” spiega l'architetto Christian Rottensteiner, partner dello studio noa*. “Il monte Zugspitze, in particolare, per bellezza, forza e complessità formale è indubbiamente l’elemento ispiratore e, direi, il protagonista del progetto. La nuova area wellness, infatti, è pensata come la platea di un teatro da cui ammirare lo straordinario spettacolo della natura, in pieno relax e in piena sintonia con il paesaggio. La nostra sfida è quella di creare architetture che espandano e rendano più intensa la percezione degli spazi. Luoghi capaci di offire benessere ed emozioni nuove a chi li frequenta.”

L'area wellness, estesa su una superficie di 600 mq, si compone di una zona coperta, realizzata ex novo, e di un'area outdoor occupata dalla piscina.

La parte edificata, che si allunga orizzontalmente per disegnare un costone artificiale, in analogia con i muretti di pietra a secco vicini, è stata pensata per adattarsi alla morfologia del terreno – ma anche alla cultura e la storia del luogo.

In leggera pendenza, la struttura in vetro e cemento si articola su due livelli, con un cambio di quota che ha anche consentito di ricavare il volume per la piscina.

La nuova costruzione si presenta come un’architettura razionale e sobria, risultato dell’aggregazione di elementi geometrici semplici: cubi di vetro che si compongono sui due livelli sino a costituire il reticolo strutturale che disegna l'ossatura dell'edificio.

La scelta di una superficie vetrata riflettente enfatizza l'effetto scenografico: i volumi quasi si annullano, diventando una sorta di schermo sul quale ‘va in scena’ la gigantesca sagoma del monte Zugspitze.

Non solo. La piscina, che lambisce il fronte vetrato della spa per tutta la sua lunghezza, raddoppia a sua volta l'immagine della montagna in un gioco di rimandi e riflessi cromatici.

Se all'esterno l'edificio si presenta semplice e rigoroso, all'interno le linee diventano organiche, sinuose e avvolgenti. La differenza di linguaggio fra dentro e fuori conferisce all'esperienza benessere molteplici forme di percezione.

Le aree relax sono organizzate come palchi teatrali orientati verso la montagna.

La piscina, estensione naturale dell'area wellness, si prolunga dall'interno verso l'esterno per offrire aree relax con differenti esperienze sensoriali. Sei box-isola punteggiano il bacino d'acqua, riproponendo visivamente la struttura geometrica dell'edificio che vi si affaccia: qui, però, l'insieme si smaterializza, perde di densità per liberare il più possibile la vista sul paesaggio.

Il monte Zugspitze, per bellezza, forza e complessità formale, è l’elemento ispiratore – e il protagonista – del progetto"