Il rinvio del Salone del Mobile ha stimolato i creativi a realizzare eventi digitali che potessero trasmettere visivamente i concetti e i lavori realizzati per questa edizione slittata al 2021.
È il caso di Mindcraft, mostra che mette in evidenza il design danese attraverso protagonisti conosciuti mescolati a nuove proposte. L’agenzia Copenhagen Design Agency, che si occupa di Mindcraft, ha deciso di trasformarla in un evento digitale, mettendola online su mindcraftproject.com a partire dal 16 giugno 2020, giorno in cui si sarebbe dovuta inaugurare a Milano (dopo lo slittamento di aprile e prima dell’annullamento definitivo per questa edizione).
“Quando ci siamo resi conto che quest'anno non saremmo stati in grado di presentare The Mindcraft Project a Milano, abbiamo iniziato a lavorare su modalità alternative per presentare i designer e i loro progetti. La nostra missione, in The Mindcraft Project, è quella di portare all’attenzione di tutti il design sperimentale e riflessivo che crediamo abbia la capacità di ispirare e creare nuove prospettive. La soluzione digitale ha dato al gruppo selezionato di designer l'opportunità di presentare il loro lavoro alla comunità internazionale del design nonostante l'assenza della Design Week di Milano”, afferma Kristian Kastoft, co-direttore della Copenhagen Design Agency". Abbiamo deciso di ripensare il concetto, utilizzando alcuni dei contenuti che avevamo già realizzato, ma anche creando qualcosa in più. Abbiamo lavorato con un videografo per creare video su ciascuno dei designer, approfondendo il loro lavoro e raccontandone la storia”, spiega Anders Kongskov, co-direttore della Copenhagen Design Agency.
Lo studio Wang & Söderström, formato dalla designer Anny Wang e dall'architetto Tim Söder-ström, inizialmente i curatori della mostra, hanno trasformato così il progetto in un concept digitale creando un senso di relazione tra gli oggetti trattandoli attraverso filtri visivi e raggruppandoli per dare una lettura d’insieme. “Avevamo creato elementi visivi digitali per la mostra fisica: ora portiamo gli elementi fisici nel digitale. Quelli che dovevano essere la base per la mostra sono ora diventati un elemento grafico sul sito web ", racconta Anny Wang di Wang & Söderström.