“Per Matera abbiamo immaginato un’infrastruttura che diventasse a tutti gli effetti un luogo di passaggio, ma anche di sosta e incontro. Un luogo pubblico costituito da due vuoti: il vuoto longitudinale (a quota meno 6 metri) lungo la fascia dei binari e il vuoto (a quota zero) della piazza coperta e perimetrata dalla grande pensilina” racconta Stefano Boeri.
“Lo spazio pubblico della nuova stazione potrà offrire al pubblico una sequenza di luoghi capaci di accogliere e riflettere la luce in modi diversi. Un omaggio alla formidabile esperienza percettiva che si prova nel percorre i Sassi e la loro continua metamorfosi in grotte, scale, terrazze, sbalzi che cambiano luce e profondità a secondo dell’orientamento della luce del sole e della luna”.