Il numero di settembre di Interni è in edicola

Secondo tradizione, questo nostro numero di settembre avrebbe dovuto essere dedicato alle novità, alle tendenze e ai temi emersi ad aprile durante la settimana del design di Milano. Ma quest’anno ogni regola e consuetudine stabilita è stata scardinata da un’emergenza a cui abbiamo dovuto adattarci con idee e risorse tutte nuove. Il Salone del Mobile non c’è stato, ma il mondo del progetto ha continuato la sua attività di ricerca e produzione.

Lo abbiamo raccontato nel numero di giugno, dove abbiamo illustrato le novità che le aziende avrebbero presentato in fiera e al FuoriSalone. Una rassegna di prodotti che fino a poche settimane fa abbiamo apprezzato solo virtualmente – ma che dal 25 settembre al 10 ottobre avremo modo di vedere e toccare dal vivo in occasione della Designer’s Week Milano organizzata da Interni nell’ambito di Milano Design City – e che tuttavia non ha mancato di stimolarci riflessioni sulle tematiche più attuali e sentite da parte della cultura dell’abitare contemporaneo.

Tra queste, quella dell’heritage, ovvero l’esigenza di recuperare i valori che hanno generato la tradizione del made in Italy, per rilanciare la sfida e individuare nuove strade di sviluppo nel segno della continuità. Da qui la scelta di dedicare il numero di settembre alla lezione dei maestri. Un omaggio ai pionieri del design italiano che abbiamo voluto sviluppare non tanto ripercorrendo le storie dei singoli protagonisti, quanto piuttosto analizzando da punti di vista trasversali i contenuti innovatori del loro lavoro, che alla luce della nuova contemporaneità appaiono di un’attualità quasi sconcertante.

Per esempio, il concetto dell’abitare nomade sviluppato tra gli anni ’50 e ’70, che oggi si esplica nel progetto di arredi trasportabili, componibili e multifunzionali, adatti a un’idea di casa sempre più fluida e flessibile, quale ci ha imposto e fatto scoprire la crisi sanitaria. Oppure la visione estetica del postmoderno che torna alla ribalta indicando la via per il design nel prossimo decennio, come sintesi tra la concretezza antica della materia e l’astrattezza digitale della forma. Come dimostrano tante nuove proposte per la casa, disegnate dai più noti progettisti italiani e internazionali, la lezione dei maestri continua a perpetuarsi e a rinnovarsi, tra libere rivisitazioni di icone, espliciti omaggi, citazioni culturali e rimandi concettuali.