Riapre la Biennale Light Art di Mantova: riprende il dialogo, intenso e al contempo discreto, tra le opere luminose degli artisti e gli spazi interni ed esterni della Casa del Mantegna

Casa del Mantegna, Mantova, fino al 9 aprile 2021

Dopo la chiusura temporanea imposta dall’emergenza Covid, riapre la Biennale Light Art di Mantova dal tema Elogio della luce tra destrutturazione e ricostruzione degli spazi. Ospitata nella Casa del Mantegna, propone una vera e propria sfida agli artisti italiani e internazionali specializzati in light art: il dialogo/confronto con la prestigiosa dimora di Andrea Mantegna, uno dei pittori e architetti più significativi del Quattro-Cinquecento italiano.

Rimane sempre disponibile online il Virtual Tour della Biennale per chi si vuole godere la visita comodamente da casa. Il progetto è stato realizzato dal curatore Vittorio Erlindo insieme ai suoi collaboratori e ai 34 artisti coinvolti che, attraverso interviste e immagini, si raccontano e descrivono le opere in mostra.

Realizzata con il sostegno di Eni, la manifestazione si compone di due sezioni: Light Art, che raccoglie le opere di 21 artisti ed è curata dallo stesso Erlindo, e Black Light: 13 artisti a cura di Gisella Gellini e Gaetano Corica.

La Biennale si propone di creare un dialogo intenso e al contempo discreto e rispettoso tra le opere luminose degli artisti e gli spazi interni ed esterni della Casa del Mantegna, oltre che del vicino tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti: architetture che offrono una visione unitaria della strategia progettuale, urbanistica e artistica dei Gonzaga. Edificati nella zona sud di Mantova, in un'area adiacente all'isola del Te, si trovano quasi ai margini del tessuto urbano cittadino.

La Biennale Light Art 2020 di Mantova, oltre a dare spazio alle diverse sensibilità artistiche del panorama contemporaneo e a rendere omaggio a diversi esponenti storici, offre un ampio e articolato spaccato dedicato agli apparati luminosi, alle tecniche e poetiche utilizzate per realizzare le diverse opere.

“L’arte e la scienza da sempre si frequentano e si confrontano con le rispettive tecniche, attraverso la creatività, l’immaginazione, la visionarietà” spiega Vittorio Erlindo. “Nella Biennale di Mantova il nesso è evidente dal loro legame con i diversi materiali luminosi utilizzati dagli artisti che fanno affiorare un’intesa armonica capace di aprire a nuove prospettive non solo per l’arte ma anche per la scienza”.

Dopo i grandi spazi e le grandi installazioni di Palazzo Ducale dell’edizione 2018, la Biennale si confronta con ambienti più misurati, pensati da Andrea Mantegna per la sua famiglia e per il proprio laboratorio artistico. Le opere luminose e le Luci di Wood sostituiscono interamente la luce naturale e artificiale della dimora, restituendo nuove spazialità ed emozioni.

Gli artisti che espongono alla Biennale Light Art Mantova sono: Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Peter Assmann, Carlo Bernardini, Nicola Boccini, Leonilde Carabba, Davide Coltro, Guglielmo Paolo Conti, Giuliana Cuneaz, Davide Dall’Osso, Giulio De Mitri, Mario De Leo, Nicola Evangelisti, Elia Festa, Maria Cristiana Fioretti, Giovanna Fra, Silvia Guberti, Massimo Hachen, Margareta Hesse, Oky Izumi, Marco Lodola, Fardy Maes, Federica Marangoni, Vincenzo Marsiglia, Max Marra, Yari Miele, Mary Mutt, Pietro Pirelli, Francesca Romano, Sebastiano Romano, Giuseppe Rosini, Donatella Schilirò, Paolo Scirpa e Claudio Sek De Luca.

Leggi qui Quanto tempo è per sempre? mostra personale di Paolo Scirpa