Nell’eco quartiere di Clichy-Batignolles a nord-ovest di Parigi, la nuova Maison de l’Ordre des Avocats si pone come elemento complementare al grande Tribunale che sta alle sue spalle, sempre opera dello studio RPBW di Renzo Piano

Per cogliere il senso e la filosofia progettuale della Maison de l’Ordre des Avocats (MOdA), così come quello del Tribunale a essa complementare, realizzati entrambi dallo studio RPBW di Renzo Piano, occorre collocare queste nuove architetture all’interno delle vicende che interessano uno dei più grandi cantieri aperti in Francia negli ultimi anni: quello del quartiere di Clichy-Batignolles nel settore nord-ovest della città. Un sito incentrato sulla trasformazione dello scalo ferroviario di Batignolles, parte della prima linea ferroviaria francese, progressivamente andato in disuso dagli anni ’70, che ha dato luogo a un tema e a un metodo di approccio di grande attualità (basti pensare agli interventi programmati per il prossimo futuro sugli scali ferroviari milanesi), dove la strategia di riqualificazione urbana è da esaminare con attenzione, per fasi di attuazione e sviluppi giocati sulla diversità e la commistione delle funzioni.


Renzo Piano
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Renzo Piano Building Workshop (RPBW) è stato fondato nel 1981 da Renzo Piano con studi a Genova e Parigi. Da allora lo studio si è espanso e ora opera anche da New York. RPBW è guidato da 9 partner, tra cui il fondatore e vincitore del Premio Pritzker, l'architetto Renzo Piano. Lo studio è costituito da circa 110 architetti insieme ad altri 30 membri dello staff di supporto tra cui artisti della visualizzazione 3D, modellisti, archivisti, personale amministrativo e di segreteria. Il personale ha una vasta esperienza di lavoro in team multidisciplinari su progetti di costruzione in Francia, Italia e all'estero. Come architetti forniscono servizi completi di progettazione architettonica e servizi di consulenza durante la fase costruttiva. Le capacità di progettazione vanno oltre i meri servizi architettonici. Il lavoro include anche servizi di interior design, pianificazione urbana e servizi di design urbano, servizi di progettazione del paesaggio e servizi di progettazione di mostre. RPBW ha intrapreso e completato con successo oltre 140 progetti in tutto il mondo.

Il luogo è stato sostanzialmente ripensato come cerniera urbana in grado di unire città e periferia attraverso una sinergia tra i fattori di riequilibrio climatico e di redistribuzione sociale, che operano in un mix di funzioni declinate per figure architettoniche e paesaggistiche caratterizzate dalla varietà. Un grande parco urbano (il Martin Luther King, assunto come protagonista e primo soggetto ad essere ‘edificato’) è concepito come elemento centrale di connessione tra le nuove parti del quartiere e la città storica. Ormai in fase di compimento, l’area urbana di ‘rifondazione’ accoglie quale completamento della nuova cittadella giudiziaria l’edificio della Maison de l’Ordre des Avocats che, come il Tribunale cui si rapporta, ha seguito un programma progettuale caratterizzato da tre precisi criteri: trasparenza (fisica e simbolica), attenzione al contesto e alla sua riqualificazione, funzionalità.

Collocato su un asse perpendicolare al grande edificio del Tribunale, la MOdA segue nella sua soluzione planimetrica la forma del lotto, definendo una figura trapezoidale sospesa a sbalzo su due lati, nel riuscito intento di sviluppare e assorbire nel perimetro costruito gli spazi pedonali dell’intorno, assunti come parte dell’attacco a terra del fabbricato. I vincoli imposti dalle difficili condizioni del sito (presenza di due linee di metropolitana e fondazioni del vicino Tribunale) che permettevano appoggi per soli 400 metri quadrati sui 1200 della superficie della costruzione, hanno portato a una soluzione strutturale con soli cinque punti di appoggio, sui quali si regge l’ossatura di acciaio che si eleva dal terzo all’ottavo piano, con aggetti di ben 27 metri (verso il Tribunale) e di 10 metri sul vertice del fronte verso strada.

L’intervento ha dovuto tenere conto anzitutto del rapporto con la luce naturale e l’esterno, ottenendo per gli spazi di lavoro un’illuminazione essenzialmente indiretta, con elementi non invasivi che non si impongono alla vista in quanto ‘oggetti’, emergendo piuttosto per il valore qualitativo della fonte luminosa."

Una sorta di prua navale dai lati vetrati laterali che, insieme a quello parallelo al Tribunale, conferiscono leggerezza e trasparenza all’intero edificio, lasciando in evidenza i materiali degli interni. Questi sono principalmente calcestruzzo a vista e legno per le boiserie a tutt’altezza e per gli arredi su disegno prodotti bespoke da UniFor, pensati da RPBW come ‘elementi di costruzione’, parte dell’architettura complessiva. Tra essi emerge la libreria bifronte che si offre come un Mur de livres, elemento iconico di riferimento che si sviluppa per una lunghezza di trenta metri e con due livelli segnati da un soppalco-ballatoio per la consultazione. Fra questi arredi, che estendono all’interior design la dimensione architettonica d’insieme, UniFor ha realizzato il bancone della reception placcato rovere con piani bianchi e le due ‘bulles de confidentiialité’, capsule vetrate indipendenti per piccole riunioni e scambio di informazioni sensibili.

Alla cura degli interni – ben visibili dalla pelle architettonica completamente trasparente dell’edificio – e al disegno e alla scelta degli arredi, si è affiancato il progetto illuminotecnico sviluppato in sinergia con iGuzzini. Curato da Franck Franjou, “scultore dell’ambiente notturno”, l’intervento ha dovuto tenere conto anzitutto del rapporto con la luce naturale e l’esterno, ottenendo per gli spazi di lavoro un’illuminazione essenzialmente indiretta, con elementi non invasivi che non si impongono alla vista in quanto ‘oggetti’, emergendo piuttosto per il valore qualitativo della fonte luminosa, secondo la filosofia che l’azienda iGuzzini persegue da tempo. La scelta della luce indiretta ha evidenziato la matericità dei soffitti in calcestruzzo impiegando prodotti studiati site-specific, accanto ad apparecchi di produzione tra i quali ricorre l’iconico faretto Le Perroquet, disegnato dallo stesso Renzo Piano.

Una sorta di prua navale dai lati vetrati laterali che, insieme a quello parallelo al Tribunale, conferiscono leggerezza e trasparenza all’intero edificio, lasciando in evidenza i materiali degli interni."

Il progetto riporta dunque alla scala urbana la grande mole del Tribunale (un’opera del 2017, premio Èquerre d’argent per l’architettura) che gli sta alle spalle, inserendosi in modo armonico nel nuovo tessuto urbano dello Zac Clichy Batignolles, miscelando le attività legate alla cittadella di giustizia con spazi commerciali al piano terreno, chiamati ad attivare la socialità della piazza e delle strade intorno.

Progetto di Renzo Piano Building Workshop - Foto di Sergio Grazia / courtesy by RPBW