A Shanghai la prima personale in Cina dedicata all'architetto francese

Power Station of Art, Shanghai

fino all'1 marzo

Non il consueto allestimento espositivo, Jean Nouvel ha trasformato le sala espositive del Power Station of Art di Shanghai in un teatro di luci e ombre.

Non solo, ha realizzato anche un film di tre ore e mezzo, oltre a sei opere d'arte basate sui concept e le ispirazioni delle sue architetture, entrando così nel vivo degli edifici progettati, ma anche dei suoi pensieri e delle sue emozioni.

La personale Jean Nouvel, in my head, in my eye… belonging…, realizzata in collaborazione con la Fondation Cartier pour l’art contemporain, è la prima in Cina dedicata al pluripremiato architetto francese.

Con oltre 200 progetti realizzati in tutto il mondo, Jean Nouvel è tra gli architetti più prolifici al mondo.

Dall'inizio della sua carriera, ha sempre perseguito il cambiamento e l'innovazione: si è distinto per l'opposizione all'architettura stereotipata a livello internazionale, prestando attenzione al contesto locale e all'aspetto emozionale degli edifici. Utilizzando tecnologie all'avanguardia e materiali performanti, Nouvel crea una relazione armoniosa tra realizzazioni, ambiente circostante e contesto storico.

La luce, elemento progettuale a cui l'architetto francese dedica un'attenzione speciale, rivela le complessità e le specificità dei differenti spazi nel progetto, creando un'unica narrazione fluida.

La mostra presenta sei opere d'arte che si basanoo su sei edifici rappresentativi dell'intera carriera creativa di Jean Nouvel: il Lucerne Culture and Convention Center; in Francia il Tête Défense, il Tour Sans Fins e la Fondation Cartier pour l'art contemporain di Parigi, le Galeries Lafayette a Berlino e la torre di vetro 53W53 che ospita un'estensione del Museum of Modern Art di New York.

Si tratta di sei realizzazioni che mettono in evidenza il principio inclusivo alla base dei progetti dell'architetto. Sfruttando gli elementi naturali locali, gli edifici si immergono nel contesto in modo armonico, enfatizzati dalla luce che li circonda.

 

Nella sala espositiva principale, l'alto monumento dalla forma a torre sembra ‘fondersi con il cielo’, riflettendo così l'incessante sforzo di Jean Nouvel nel perseguire l'infinito e l'eternità con un'architettura tangibile.