La rivista Interni modera il quarto webinar della serie d'incontri Café della Stampa di Cersaie
Gilda Bojardi, direttore di Interni, introduce l'intervento di Filippo Taidelli, architetto - 22 ottobre 2020 - ore 14.00

Durante la fase critica del Covid-19 gli infermieri di un ospedale statunitense hanno deciso di loro iniziativa di portare al collo una foto con il proprio ritratto. Pensavano che i pazienti che venivano seguiti da persone con visi coperti da mascherine, cuffie (e spesso occhiali da vista) avrebbero avuto conforto nel poter vedere il volto di chi stava dietro la cortina protettiva.  Agli inizi di luglio, per un uomo ricoverato da mesi in terapia intensiva che non dava segni di miglioramento, il primario dell’ospedale di Brescia ha scelto di fare una cosa poco ortodossa: portare la moglie in visita. Il paziente ha ritrovato le forze e, in breve tempo, è migliorato ed è guarito. In entrambi i casi questi professionisti hanno ‘progettato’ una soluzione suggerita, oltre che dalle regole dettate dalla scienza, anche dall’istinto, nella convinzione che le persone malate abbiano bisogno di cure, igiene, efficienza, ma anche di rapporti umani e di affetti.

Il mondo del progetto, soprattutto per quegli spazi deputati alla cura, si è concentrato prevalentemente sulla sanificazione dei luoghi, sull’efficienza dei sistemi, sulle nuove tecnologie (quando va bene), ma ha trascurato l’importanza e i benefici che a malati, medici, operatori sanitari, visitatori può dare un luogo che, oltre a essere funzionale da un punto di vista tecnico, tenga conto anche dei valori emozionali.

Per l’architetto Filippo Taidelli, ospite di Interni all'appuntamento del Caffè della Stampa di Cersaie (22/10/2020 h 14.00), progettare gli spazi per la cura e la terapia è una missione fondamentale. Il rapporto armonico tra i volumi, le connessioni tra gli ambienti, gli spazi per l’attesa, l’importanza della luce – naturale e artificiale – del colore e dei materiali sono solo alcuni degli elementi che conferiscono qualità a edifici troppo spesso costruiti, per dirla con Marc Augé, come dei “non luoghi”. A partire dagli ospedali, ma non solo. Esistono esempi virtuosi, come il recente Emergency Hospital 19 realizzato da Taidelli per l’Humanitas a Milano, esistono delle strade che vanno seguite, perché ora siamo tutti consapevoli del valore che un buon progetto ha per la terapia e per il benessere.

Il webinar si svolgerà in live streaming sul canale Zoom di Cersaie. Per partecipare è necessario iscriversi all'incontro al seguente link.