Nel corso del 2019, per mettere maggiormente in risalto le ultime acquisizioni, la Galleria dei Gioielli è stata sottoposta a un rinnovamento che non ha modificato l’atmosfera originale ma solo le soluzioni utili a ricrearla. A tale scopo, è stato messo a punto un nuovo impianto di illuminazione con lampade a led che ha favorito un notevole risparmio energetico. Gli apparecchi iGuzzini sono stati scelti dopo una serie di test e dopo una prima prova di impiego di proiettori Palco a tensione di rete per la mostra temporanea Tutto Ponti: Gio Ponti archi-designer, che si è svolta presso il museo dal 19 ottobre 2018 al 5 maggio 2019.
L’impostazione generale dell’allestimento, frutto del primo intervento del 2004 di Roberto Ostinelli, è stata invece mantenuta. L’architetto-museografo svizzero desiderava infatti trasmettere ai visitatori l’impressione di entrare nella grotta di Alì Babà e aveva adottato a tale scopo un’illuminazione basata sull’uso della fibra ottica che conferiva alle collezioni un effetto sfavillante. I riflessi luminosi, impossibili da eliminare, sono stati invece sfruttati nel nuovo progetto per dar vita a dei particolari giochi di luce. All’interno di ogni teca, i gioielli sono stati infatti organizzati a seconda della posizione che occuperebbero sul corpo umano e, grazie all’effetto luminoso, il visitatore vede il gioiello direttamente riflesso su di sé, proprio come se lo stesse indossando in prima persona.
Secondo Évelyne Possémé, curatrice della galleria, scelta di una ‘temperatura colore’ pari a 4000 K replica efficacemente la luce di un pieno giorno, mettendo così in perfetto risalto l’oro, le gemme preziose e gli smalti.