La storia dell’Ospedale Vecchio di Parma in una grande installazione/narrazione multimediale firmata Studio Azzurro. A guidare il racconto, articolato in più parti, due ‘testimoni’ virtuali

Crociera dell’Ospedale Vecchio, Oltretorrente, Parma

5 settembre – 8 dicembre 2020


Hospitale – Il futuro della memoria è la più grande installazione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, progettata e realizzata da Studio Azzurro per l’iconica Crociera dell’Ospedale Vecchio, oggetto di un importante intervento di rigenerazione urbana che darà vita a un museo multimediale permanente dedicato alla memoria della città.

Prodotta dal Comune di Parma, con l’importante contributo di Fondazione Cariparma, si tratta di una video narrazione, articolata in più parti, che racconta la storia dell’Hospitale nato dalle acque – i suoi canali, i mulini, le alluvioni – attraverso la presenza virtuale degli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo, che assumeranno di volta in volta il ruolo di io narrante o di testimoni degli eventi. Otto grandi superfici tessili, che occuperanno le pareti della navata centrale, diventeranno gli schermi sui quali si articolerà, da diversi punti di vista, il racconto della storia dell’Ospedale Vecchio.

L'Ospedale Vecchio è uno dei complessi monumentali più importanti di Parma, nonché l'edificio simbolo della storia ospedaliera della città e dei servizi umanitari dispensati nei secoli. Posto nel quartiere dell’Oltretorrente, è stato l’ospedale cittadino dal XV secolo fino al 1926. Fu fondato nel 1201 da Rodolfo Tanzi; sulle rovine di questo edificio, nella seconda metà del XV secolo, si iniziò a costruire il primo nucleo del complesso attuale. L'intera nuova struttura è organizzata intorno alla grande Crociera a croce latina sormontata da una cupola centrale: 120 metri di lunghezza per 100 metri di larghezza, con volte a 12 metri e, al centro dei due bracci della croce, l’altare.

Ieri deputato alla cura sanitaria dell’individuo, l’Ospedale Vecchio oggi ritrova centralità e riattualizza il proprio ruolo e le proprie funzioni in chiave culturale volte al benessere della comunità, grazie al progetto Il Futuro della Memoria, avviato nel 2015.

“Nel dossier di Parma 2020Hospitale ha rappresentato il progetto pilota, pensato con Studio Azzurro, da cui scaturiva il senso della gran parte dei progetti che ci hanno portati ad essere Capitale Italiana della Cultura dichiara Michele Guerra, Assessore alla Cultura. «Ripartire da qui, oggi, dopo il mutamento di paradigma cui abbiamo assistito in seguito all’emergenza socio-sanitaria, assume per noi un significato ancora più simbolico: Parma riparte da dove era nato il pensiero di una cultura che batte il tempo e riparte da un luogo come l’Ospedale Vecchio che ci racconta una storia di ospitalità e cura ancora più potente e attuale di quanto potevamo immaginare”.

Come un’overture musicale, Hospitale anticipa l’annuncio della nuova destinazione dello storico ospedale racconta Leonardo Sangiorgi di Studio Azzurro è una sfida allo spazio e al tempo, intrapresa fondendo insieme l’antico e teatrale strumento della narrazione a voce e le moderne tecnologie digitali che fanno rivivere inaspettate storie attraverso grandi figure parlanti.

 

Hospitale, il futuro della memoria permette di assistere al prendere vita di un ‘ciclo di affreschi’ contemporaneo e tecnologico in un edificio storico di grande suggestione, che raccoglie mirabilmente in sé luogo, significato e contenuto.

Il progetto predispone una macchina scenica in gran parte della navata centrale e propone una prima serie di contenuti multimediali, relativi alle origini e alla storia dell’Ospedale Vecchio e alle trasformazioni subite nel corso del tempo.

L'allestimento si sviluppa in tre parti. All'ingresso, il visitatore si trova di fronte alla riproduzione, in un’unica immagine sincronizzata, della facciata frontale dell’ospedale come appare nell’acquerello di Sanseverini, completata da fotografie attuali e accompagnata da una colonna sonora suggestiva. L’allestimento dell'Altare è invece caratterizzato dalla presenza di otto quinte semitrasparenti in tulle: il primo gruppo è disposto al centro dello spazio, proprio sotto la cupola, a formare l’ideale sviluppo dell’altare anticamente presente in quel punto. Gli altri quattro teli, disposti agli angoli dell’incrocio dei bracci, diventano schermi che riproducono le silhouette delle quattro statue – proprio nel luogo dove erano collocate – che ritraevano La Compassione, L’Aiuto, La Carità, L’Amore per il prossimo.

Nello spazio più vasto della navata centrale, denominato Testimone, sono infine presentate otto video proiezioni sincronizzate: gli otto temi che racchiudono la storia dell’Ospedale Vecchio dai tempi della sua fondazione fino alle epoche più recenti. Narrano una storia quasi sconosciuta agli stessi abitanti della città: la Parma dell’assistenza religiosa e poi civile, ma anche della rivolta popolare. Il visitatore sarà guidato da due testimoni’ virtuali, gli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo.