La mostra dell'artista Elena Modorati crea un percorso espositivo – reale e virtuale – che indaga sull'ambiguità dell'esistenza umana, in bilico tra finito e infinito

Gaggenau DesignElementi Hub, corso Magenta 2, Milano

Mostra esposta fino al 26 febbraio 2021 – chiusa dal 23 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 – visitabile su appuntamento lunedì-venerdì 10-19

La mostra è fruibile on line, con tour virtuale 360° sul sito Gaggenaur.

Lo storico marchio tedesco di elettrodomestici di alta gamma Gaggenau, in collaborazione con Cramum, progetto artistico e culturale ideato da Sabino Maria Frassà, presenta Restila mostra – reale ma anche virtuale – di Elena Modorati, che completa il ciclo di esposizioni On Air. il Presente È il Futuro Del Passato che ha animato per tutto il 2020 gli spazi dello showroom Gaggenau DesignElementi Hub di Milano.

L'artista crea un percorso espositivo composto da 15 opere, realizzate con materiali diversi come cera, carta di seta, carta riso, creta e ottone, che indaga sull'ambiguità dell'esistenza umana, in bilico tra finito e infinito.

In mostra 15 opere di cera, carta di seta, carta riso, creta e ottone: sono tanti gli strati che compongono le opere di Elena Modorati, spiega il curatore Sabino Maria Frassà. “Se Fontana squarciava la tela alla ricerca dell'infinito, Elena Modorati supera il finito coprendo strato dopo strato ciò che lei stessa ha scritto. In questa nebbia materica, che prende la forma di leggii, libri, calendari dell'avvento e maquette, ognuno di noi può scorgere l'essenza della realtà e recuperare una sorta di memoria universale, di consapevolezza di far parte di un tutto’ al di là della nostra individualità e unicità. L'artista diventa così involontaria narratrice dell'ambiguità dell'esistenza umana, in bilico tra finito e infinito, tra eternità e caducità, tra fede e scienza.

Le opere in mostra mettono in discussione il modo stesso in cui vediamo e viviamo la realtà: la cera, materia che ha reso celebre Elena Modorati, diventa metafora dell'esistenza. Come spiega l'artista: La cera è un materiale luminoso, ma al contempo arcaico e imperscrutabile. È come un velo morbido, una nebbia’ che ci aiuta a demolire la concezione individualista di contorno, divisione e confine, propria dell'uomo e assente in natura”.