L’opera, presentata da Studio Azzurro nel portico del Cortile d’Onore, è una videoinstallazione sincronizzata per due moduli e nove programmi video, in cui due superfici orizzontali e continue dispiegano un susseguirsi di immagini in movimento, raccolte nelle più significative megalopoli del Pianeta: Calcutta, Città del Messico, Hong Kong, Il Cairo, Las Vegas, Manila, Mosca, San Paolo, Shanghai, Taipei.

Le immagini scorrono, sospese nello spazio tra le arcate. Mostrano somiglianze e differenze tra luoghi distanti sulla superficie del globo e sempre più vicini nel loro aspetto. Raccontano per frammenti di zone densamente popolate, del traffico e dei mercati dove gli alimenti sono esposti, comprati e consumati.

Scorrono in scene che parlano della cultura dell’uomo, della frenesia delle città e di un Pianeta che procura senza tregua il nutrimento per la vita. Mercati, commercianti e consumatori, cataste di cibo fresco e prodotti in serie, chioschi e vetrine si snodano tra le auto e i passanti, dialogano con le insegne luminose nell’infinito rincorrersi dei fotogrammi.

Studio Azzurro è un gruppo di ricerca artistica fondato a Milano nel 1982 da Fabio Cirifino (fotografia), Leonardo Sangiorgi (grafica e animazione) e Paolo Rosa (arti visive e cinema; al centro), prematuramente scomparso nel 2013. Da più di trent’anni lo Studio indaga le possibilità poetiche ed espressive dei linguaggi multimediali, che così fortemente incidono sulle relazioni e i modelli di messa in rete della nostra epoca. Seguendo pratiche affini all’estetica relazionale, con particolare attenzione per le conseguenze sociali delle azioni e dei lavori artistici, progetta e realizza videoambienti e ambienti sensibili, spettacoli teatrali e film.

Oltre allo sviluppo di opere sperimentali, il gruppo si caratterizza per esperienze più divulgative come la progettazione di musei e di mostre tematiche attraverso le quali ha potuto costruire un contesto comunicativo che ha permesso un’attiva partecipazione dello spettatore all’interno di un impianto narrativo ispirato all’ipertestualità e all’oscillazione tra elementi reali e virtuali.

Alcune delle opere che hanno segnato la storia di Studio Azzurro sono ora parte di collezioni museali, come Il Gorgo (1998), nella collezione permanente della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale, e In Principio (e poi) (2013), in corso di installazione presso i Musei Vaticani, dopo essere stato commissionato per il Padiglione della Santa Sede alla 55° Biennale d’Arte di Venezia (2013).

 

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Leonardo Sangiorgi, Paolo Rosa, Fabio Cirifino ph.