Il tema della serata del 14 aprile è stato Untaggable Energy, cioè le forze propulsive che creano innovazione e nuove prospettive per il futuro.

Dopo il benvenuto del padrone di casa, Massimo Faraò, direttore marketing Audi, Gilda Boiardi, direttore di Interni, ha ricordato come il FuoriSalone di Milano rappresenta ormai da vent’anni una di queste forze propulsive, con iniziative che hanno invaso l’intera città, allargandone confini e indicando nuove direttrici di sviluppo. Non a caso, il motivo conduttore di questa design week è open borders, che significa lavorare sulla creatività e la tecnologia al di là del tradizionale perimetro delle singole discipline.

Massimo Russo, condirettore de La Stampa e moderatore del dibattito, ha poi dialogato con Franca Sozzani, direttore editoriale di Conde Nast Italia, sul cambiamento della città a partire da un osservatorio importante come quello della moda.

“Il settore si è profondamente trasformato e allargato”, ha detto Sozzani, “oggi tutti possono parlare di moda, per esempio attraverso i social, e la moda è ormai un riferimento importante anche per altri ambiti artistici come musica, cinema e teatro”. Milano, che ha la più alta concentrazione di case di moda e di stilisti, nell’ultimo anno ha trovato un’energia nuova, si è aperta. Ora occorre dare spazio ai talenti delle nuove generazioni. “Emergere è comunque difficile,” ha aggiunto Sozzani, “ma chi ha talento, con il tempo esce”.

Di talenti ha parlato anche Eleonora Abbagnato, etoile de l’Opera di Parigi, che a soli 11 anni lasciò Palermo per la capitale francese. Oggi è la più giovane direttrice di una scuola di danza classica, l’Opera di Roma, e ha deciso di mettere la sua energia a disposizione dei giovani e dello sviluppo della danza nel nostro Paese. “I talenti ci sono e non bisogna lasciarli sfuggire,” ha detto l’etoile, “ma ci vuole moto rigore e disciplina”.

Dalla danza alle sfide della scienza. Qual è il punto di vista di un matematico sul venir meno dei confini tra le varie culture? Piergiorgio Odifreddi, scienziato e divulgatore, ha parlato dell’impegno in campo scientifico all’unificazione di teorie diverse, anche se la strada è molto ardua, per esempio nel campo della fisica. Rimane il fatto che la cultura è una sola e, come ha ricordato Odifreddi, grandi scienziati del passato come Cartesio erano figure di primo piano della cultura del loro tempo.

Anche in ambiti molto diversi come la radio, le contaminazioni solo lo stimolo a nuove sperimentazioni. Lo ha testimoniato Alessio Bertallot, radio personality e DJ. Nella radio, ha detto Bertallot, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: è l’essenza della creatività”. Anche un DJ, è un divulgatore, nello specifico di musica, e ha una responsabilità verso chi lo ascolta. La radio deve cercare di fare cultura orientando tra le informazioni. Questo è il suo ruolo rispetto al web: “piuttosto che portare il web nella radio, bisogna portare la radio nel web”, ha detto il DJ, che infatti dal 2013 ha creato un programma radio in streaming on-line. D’altra parte, “la vera rivoluzione di oggi non verrà dalla rete, forse nascerà nelle strade”.

E dalle strade di Matera, Joseph Grima, architetto e curatore, ha lanciato il progetto che ha portato la città lucana a diventare capitale europea della cultura per il 2019. “La città è come una batteria, è una fonte di energia,” ha detto Grima. Matera è uno dei pochi nuclei urbani abitati fin dal Neolitico, nonostante si trovi in un una posizione svantaggiata, per la scarsità d’acqua, il territorio scosceso, la difficoltà di comunicazioni. “Ma è l’energia la carta vincente di Matera, l’ottimismo e lo spirito vitale”.

Ora Grima sta lavorando a Mantova su un progetto analogo, cercando di cogliere le potenzialità dell’architettura per realizzare cose nuove e inaspettate. Come, per esempio, un progetto di piattaforme galleggianti sui laghi che circondano la città lombarda, su cui dare spazio a performance artistiche e musicali.

A dimostrazione, ha concluso Massimo Russo, che l’intrecciarsi delle diverse discipline, dalla matematica alla danza, dalla musica all’architettura, porta a superare confini e barriere, generando nuova energia e scenari sorprendenti.

Testo di Laura Ragazzola – Foto di Efrem Raimondi

 

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Gilda Bojardi, direttore di Interni
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Piergiorgio Odifreddi
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Franca Sozzani
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Alessio Bartallot
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Joseph Grima