Incantevole nella sua semplicità, WireLine di Formafantasma è una lampada essenziale che Flos racconta sul suo magazine con nuovi servizi fotografici d'autore. Come quello di Tommaso Sartori a Villa Ottolenghi dove, tra geometrie razionali accese da opere d'arte classica, spiccano le linee sinuose e fluttuanti di composizioni dall'anima industriale ma dalla vocazione artistica

Ricerca tecnologica e poesia, anima industriale e vocazione artistica. C’è il design nel suo significato più compiuto in WireLine, la lampada nata dalla collaborazione illuminata tra Flos e lo studio Formafantasma di Andrea Trimarchi e Simone Farresin.

Disegnata unicamente con una fonte di luce e un cavo di alimentazione, la lampada elabora ulteriormente l’idea progettuale che nel 2017 aveva portato alla creazione di WireRing per divenire un segno, lieve e colto, che disegna le geometrie spaziali.

WireLine è una lampada essenziale – autentica – incantevole nella sua (apparente) semplicità, che si racconta per quello che è. Presentata in anteprima al Salone del Mobile.Milano e a miart 2019, è ora disponibile sul mercato.

E Flos ha deciso di narrare, come una vera e propria storia, questo progetto colto e ispirato sul magazine Flos Stories #3, sfogliabile sul sito dell'aziendacon nuovi servizi fotografici d'autore, firmati da Olya Oleinic nello studio di Formafantasma di Amsterdam e Tommaso Sartori nella cornice storica di Villa Ottolenghi sulle colline di Acqui Terme, corredati da interviste, approfondimenti e curiosità.

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“Elaborando ulteriormente i principi progettuali della lampada WireRing, abbiamo utilizzato ancora una volta il cavo elettrico come elemento caratterizzante del progetto” raccontano Andrea Trimarchi e Simone Farresin in un'intervista illustrata dalle foto calde, intime e personali di Olya Oleinic che li ritrae nel loro studio ad Amsterdam. “Realizzato in gomma, è appeso al soffitto e appiattito quasi ad assumere l’aspetto di una cintura: il suo ruolo è sostenere un’asta in vetro scanalato estruso che ospita la fonte luminosa a led. La scelta dei materiali è stata dettata dal desiderio di giocare sul contrasto tra il feel industriale della gomma e quello sofisticato del vetro. La lampada può essere installata come pezzo unico o in una ripetizione di moduli per ottenere elaborate composizioni visive. Imballata ha dimensioni minime”.

Calzante esempio di design industriale esaltato da un’espressione artistica, WireLine rappresenta al meglio l’universo progettuale di Formafantasma, che aggiungono “trasformare il cavo di alimentazione di una sorgente luminosa in un importante elemento della forma è un aspetto estetico, iconico e performativo del pezzo in uno spazio”.

E l'effetto è reso in modo scenografico, puro ed emozionale, nel servizio fotografico realizzato da Tommaso Sartori a Villa Ottolenghi. Ubicata sulla collina di Borgo Monterosso, vicino ad Acqui Terme, la dimora patronale sorta nel 1922 dall’idea dei mecenati Arturo Ottolenghi e Herta von Wedekind zu Horst intreccia linee razionaliste ad elementi di tradizione rinascimentale e arte classica. Alla sua forma hanno infatti contribuito, nell'arco di 40 anni, una moltitudine di creativi: architetti, pittori, scultori, decoratori e urban designer.

Altri prodotti Flos outdoor illuminano l'immenso giardino circostante realizzato dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai. Al suo interno, tra vigne, edifici più contenuti che hanno ospitato residenze d'artista, campi da tennis e piscina, sorge anche un mausoleo, oggi tempio di Herta, dalle linee classiche al contempo austere in marmo di Candoglia.

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Disseminate negli austeri ambienti della villa, tra geometrie nette e ipnotici passaggi ad arco accesi da opere d'arte classica, spiccano per contrasto le linee sinuose e fluttuanti di svariate composizioni di WireLine: lievi e morbide, disegnano gli spazi con segni, come fossero pennellate, di sobria eleganza.

WireLine è infatti un corpo lungo e sottile in cui il cavo di alimentazione diventa una caratteristica estetica essenziale: appiattito per sembrare una cinghia, realizzato in gomma e appeso al soffitto, sostiene delicatamente una sofisticata estrusione di vetro scanalato, che contiene e diffonde la sorgente luminosa led.

WireLine realizza così l’ambizione di ridurre una lampada alle sue componenti essenziali, di fare design unicamente con la sua fonte di luce e lo strumento di alimentazione.

“Ogni autore ha un’ossessione. La nostra è la luce” spiegano Trimarchi e Farresin. “Abbiamo esplorato la luce con progetti indipendenti e poi con Flos, prima con WireRing e ora con WireLine. Ci piace che la luce sia intangibile, ma anche tecnica ed emozionale. Ed è uno dei pochi campi del design in cui si è verificata un’importante innovazione tecnologica che ha cambiato tutto, dalla progettazione, all’uso, all’esperienza umana: il led. È per questo suo essere un territorio ancora tutto da esplorare che l’illuminazione è, senza alcun dubbio, il settore più emozionante del design”.