Sulla punta di un borgo marinaio, un evocativo del 1911 faro torna a splendere alla luce della Sicilia (con vista sull’Etna)

‘Porta d’ingresso’ della splendida Val di Notoin provincia di SiracusaBrucoli è un piccolo borgo marinaio pittoresco e fuori dal tempo, nato come villaggio di pescatori e ancora oggi in stretto contatto con la natura, gli odori e i sapori siciliani.

Proprio sulla punta dell'antico borgo, sorge il Faro di Brucoli costruito nel 1911.

A pochi metri dal mare, davanti al quattrocentesco castello aragonese della Regina Giovanna, l'evocativo faro gode di una suggestiva vista dell’Etna che si staglia, maestoso, di fronte.

Il faro di Brucoli fa parte del progetto Valore – Paese – Dimore tramite il quale l’Agenzia del Demanio ha selezionato un network di beni di grande valore storico-artistico e paesaggistico in tutta Italia per essere recuperati e riutilizzati a fini turistico-culturali, promuovendo al contempo lo sviluppo del territorio in cui si trovano, secondo un modello di lighthouse accommodation, rispettoso del paesaggio e dell’ambiente, che nei contesti costieri prescelti emergono per assoluta bellezza e massima fragilità.

Il sapiente progetto di ristrutturazione curato dall'architetto Giuseppe Di Vita di Itinera Studio Associato ha valorizzato l'affascinante faro, ormai in stato di abbandono, mantenendo le peculiarità della fortunata posizione naturalistica in cui si trova ed enfatizzando le caratteristiche architettoniche della struttura, così da renderlo un'esclusiva Luxury LightHouse con finiture e arredi da hotel 5 stelle.

Nell’intervento si è posta particolare attenzione al consolidamento della struttura muraria e ai materiali. Per la realizzazione dei percorsi esterni sono stati riutilizzati i conci in pietra rinvenuti nelle aree adiacenti, mentre per gli interni è stata scelta una pavimentazione in pietra di Modica a seguito di una caratterizzazione dei materiali locali.

L’intervento di recupero, oltre a importanti migliorie strutturali, è stato studiato con cura meticolosa anche per quanto riguarda l’interior design.

La terrazza, sulla quale si staglia la luce della lanterna ancora funzionante che indica la strada di accesso al porto canale, è rivestita con ceramiche ‘vela’ di gattopardesca memoria.

 

La scelta degli infissi in ottone non trattato di Secco Sistemi restituisce al manufatto una chiave di lettura modernista, linguaggio stilistico dell'intero intervento. Gli ampi spazi outdoor sono allestiti da Talenti, mentre per gli interni dallo stile contemporaneo sono stati scelti arredi che rappresentano il meglio il meglio del design italiano: Arclinea, Arflex, B&B Italia, Cassina, Maxalto, Molteni&C, Porro, Rimadesio, Zanotta

Tutte le aree dedicate al benessere, curate in ogni dettaglio, sono state progettate e arredate da antoniolupi, mentre l’intrattenimento è garantito da un sistema audio/media a cura di Bang & Olufsen. Infine, il progetto illuminotecnico è stato curato da Mario Nanni con prodotti Viabizzuno.

 

Incantevole è la vista sull’Etna tanto da essere menzionata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne La sirena: “Il mare è del colore dei pavoni; e proprio di fronte, al di là di queste onde cangianti, sale l’Etna; da nessun altro posto è bello come da lì, calmo, possente, davvero divino”.