Le guerre e le catastrofi lasciano in chi vi sopravvive la volontà e il desiderio di rigenerarsi, di rinascere. Stiamo ricomponendo i frammenti di immagini dolorose e conservando quei sentimenti delicati, gentili che avevamo dimenticato: sensibilità, attenzione, ascolto e ‘cura’ delle cose. Non ci aiutano a rispondere a quanto ci è accaduto i soli saperi scientifici né i sofisticatissimi strumenti tecnologici. Dobbiamo invece usare competenze e strumenti con il sentimento profondo e responsabile della cura. La curatela coinvolge la sfera emotiva e affettiva, insegna a conoscere, amando le cose e i processi. Il sentimento della cura potrebbe essere anche la chiave interpretativa che torna a dare senso alla ormai logora sostanza della ‘sostenibilità’. La ri-costruzione e la ri-nascita, sulla scorta anche di un grande impulso alla creatività dato da questo trascorso periodo di emergenza, si concretizzeranno quindi se le comunità di imprenditori, di progettisti, di artigiani, di commercianti, di formatori, non cesseranno di ‘progettare’ il loro cammino. È delle nostre comunità, degli italiani, il talento della creatività, dell’ideazione, del fare e del saper realizzare. La vocazione per le cose fatte bene, per i progetti straordinari. Il “Vivere all’italiana” deve quindi appropriarsi di un nuovo paradigma, ritrovando l’Arte della Cura, creando il Design della Cura.
Introducono: Ernesto Mauri, Amministratore delegato Gruppo Mondadori - Paolo Glisenti, Commissario Generale di sezione per l'Italia Expo 2020 Dubai
presenta e modera
Gilda Bojardi, direttore di INTERNI
Speakers