Dal 1965, le opere di Daniel Buren si distinguono per il motivo a bande verticali, bianche e colorate, sempre larghe 8,7 cm. La mostra nasce dall'incontro tra questo fondamentale orientamento della ricerca dell'artista e l'interesse più recente per la luce, in particolare per le qualità e il potenziale estetico e costruttivo della fibra ottica.
Nel suggestivo contesto della Sala delle Capriate, i tessuti luminosi di Buren – presentati per la prima volta in un museo italiano – ridefiniscono gli ambienti storicamente destinati all'amministrazione e all'esercizio della giustizia cittadina, donando nuova luce all'antica configurazione del palazzo e agli affreschi in esso conservati, staccati dalle facciate delle case e dalle chiese di Bergamo Alta e qui collocati negli anni Ottanta.