Fatti, luoghi, modi, nomi (con tanto di indice), voci e un’introduzione di Alessandro Mendini. Chiara Alessi, curatrice e critica di design, presenta così il nuovo design italiano nel volumetto agile e snello “Dopo gli anni Zero” (Laterza, 150 pp., 12 euro). Un’analisi critica e approfondita del più recente design italiano con poetiche, distinzioni, mappe, ambiti di competenza e responsabilità, raccordi con il passato e prospettive strutturali. “Una ricerca positiva, un evviva alle persone nate intorno agli anni 80”: le parole di Mendini fotografano il panorama contemporaneo del design italiano e aiutano a definirne i limiti e inquadrarne i protagonisti. Più di 200 designer, per la maggior parte under 30, tra neopost, sulpezzisti e integrati, soft pop e retro chic, messaggeri, rizomati, metonimici ed empiristi, secondo le difinizioni che ne dà l’autrice. Il sedicesimo in carta speciale con illustrazioni e dati statistici completa un lavoro di ricerca da leggere tutto d’un fiato. Disponibile anche in ebook.