Giovanna e Carlo raccontano di avere trovato, nascosti e custoditi dietro il grande specchio angolare dello studio del padre, i prototipi di questo progetto inedito. Dopo qualche tentativo per metterli in produzione negli anni recenti, nel 2020 c'è stato l’incontro con il gruppo di giovani bolognesi di Ego.M che ha convinto Fondazione Achille Castiglioni e Cavaglià ad affidare loro sviluppo e produzione, partecipano comunque attivamente alla fase di elaborazione, in un perfetto lavoro di squadra.
“Competenze di diverse discipline e interessi che trovano nel risultato di progetto del designer, il momento di sintesi espressiva di un grande lavoro collettivo”, citando Achille Castiglioni e il suo entusiasmo nel progettare.