La prima mostra digitale del MAXXI coinvolge un team di designer internazionali. Sull’account Instagram @MAXXICasaMondo

Sette interpreti, tra i principali designer della scena internazionale, chiamati a interrogarsi e a proporre la loro visione su altrettanti temi e funzioni dell’abitare.

Bêka & Lemoine, Humberto Campana, Didier Fiuza Faustino, Sou Fujimoto, Konstantin Grcic, Martí Guixé e Patricia Urquiola sono i protagonisti di Casa Mondo, il primo progetto espositivo digitale del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, interamente concepito e sviluppato per Instagram, che ha preso il via il 18 giugno sull’account dedicato @MAXXICasaMondo.

Casa Mondo perché le nostre case, in questi mesi di lockdown, si sono espanse per comprendere una serie di esperienze e funzioni che prima si svolgevano all’esterno.

Il progetto, curato da Domitilla Dardi e Elena Tinacci, prevede una ricerca dedicata proprio a questa trasformazione, una riflessione sulla casa declinata attraverso una serie di post su un profilo instagram d’autore, allestito’ e curato dallo studio Formafantasma.

I sette designer si confronteranno con altrettante zone o aree funzionali della casa: homeworking, learning, care, open windows, exploring, threshold, food.

Gli autori saranno a turno protagonisti dell’account per una settimana e i loro progetti saranno tradotti in forma di post attraverso linguaggi differenti, dal disegno digitale al rendering, dall’acquarello al collage, dall’animazione al video.

L’alternarsi dei singoli progetti sarà scandito dalla pubblicazione di materiali storici (fotografie, video, disegni, estratti di saggi): fondamenti teorici delle ricerche attuali, che costituiscono oggi le fondamenta’, appunto, della Casa Mondo.

Casa mondo è un progetto corale in via di costruzione, un profilo che, come il cantiere di una casa, crescerà e prenderà forma nel tempo.

Designer e zone:

Humberto Campana | Open Windows: le finestre sono sempre state in architettura il collegamento tra interno ed esterno. Dalla loro forma, dalla loro predominanza è dipeso storicamente il dialogo con il mondo, ma anche il senso di protezione, fino a casi limite come quello delle Glass Houses. Nella Casa Mondo le open windows possono essere l'unico contatto con il mondo esterno o anche una grande occasione per indagare altre finestre: quelle del nostro mondo interiore.

Konstantin Grcic | Learning: la funzione dell'apprendimento è spesso relegata allo spazio interno, al chiuso, al raccoglimento di uno studio o di un angolo privato. Oggi il collegamento con la rete ci porta a un continuo apprendimento di informazioni indirette, a un contatto visivo e non fisico, a una conoscenza per interposto device. Come incide questo nella definizione delle nostre conoscenze?

Martí Guixé | Food: il consumo del cibo ha nella distribuzione degli spazi domestici un suo spazio storicamente definito e identificato: nutrirci è una delle funzioni vitali imprescindibili. Nella Casa Mondo il consumo, conservazione e preparazione del cibo vive una dimensione esplosa e diffusa che spesso varca i confini delle mura domestiche. Il cibo è un vero ponte con il mondo, anche se sempre più spesso si tratta di una connessione virtuale.

Didier Fiuza Faustino | Care: la cura del corpo e della mente è una delle attività centrali della nostra vita domestica. Come è cambiata l'attenzione al nostro corpo e alla nostra salute mentale in conseguenza del contingentamento della nostra vita esterna, ora che i contatti sociali sono diminuiti?

Bêka & Lemoine | Exploring: è possibile mantenere il desiderio di esplorare, la gioia della scoperta, la naturale indole al viaggio, ora che il mondo è diventato meno accessibile? Il viaggio dentro le nostre case assume il ruolo di una grande metafora che trasferisce il primario bisogno della scoperta dal paesaggio esterno a quello domestico.

Sou Fujimoto | Threshold: il passaggio dal dentro al fuori è stato in architettura un tema affrontato e risolto nel tempo. Ingressi, facciate, vestiboli, pensiline e passaggi sono soggetti progettuali densi di interesse perché presumono l'unione di spazio e movimento. Da sempre questo limite è la soglia tra un posto sicuro – la casa – e uno spazio nel quale muoversi con circospezione – il mondo. Oggi questa connotazione ancestrale si arricchisce di nuovi significati.

Patricia Urquiola | Home working: la casa non è tradizionalmente lo spazio del lavoro, se non per particolari categorie professionali. Eppure la storia del lavoro domestico femminile ha da sempre visto nella casa il suo luogo di lavoro. La Casa Mondo si attrezza con scenari di lavoro in remoto e continua ad essere la scena del lavoro domestico, incidendo nei rapporti sociali e personali, dentro e fuori.

 

Lo studio Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin), che negli ultimi anni si è contraddistinto per le capacità di ricerca, con la costruzione di archivi di dati e la traduzione in formati digitali, per il progetto di digital layout di Casa Mondo, utilizzando la stessa architettura’ di Instagram, ha creato una casa costruita per piani, con finestre’ sui temi progettuali e una grafica ispirata ai blueprint e ai retini dei disegni tecnici, tipici di un’architettura pre CAD.