Riapre con una nuova veste firmata Lissoni Associati lo storico locale simbolo dell’aperitivo milanese

L'iconico locale dove, oltre 100 anni fa, è nato l’aperitivo milanese, riapre le porte alla città. 

Il restyling degli spazi del Camparino in Galleria, curato dallo studio Lissoni Associati, è riuscito a preservare, ma anche enfatizzare, l’eredità storica e gli elementi d’epoca Art Nouveau, ridefinendone al contempo l’identità presente e futura.

La Sala Spiritello, situata al primo piano con affaccio sulla Galleria Vittorio Emanuele II, presenta ora un interior design più contemporaneo, pensato in funzione della nuova proposta cocktail & food.

Lo spazio si sviluppa intorno a un grande bancone rivestito a specchio con effetto cannettato, ridisegnato per valorizzare la preparazione e il servizio dei cocktailA dare uniformità architettonica all’ambiente, la pavimentazione in seminato veneziano e il rivestimento in boiserie in noce rigatoL’impatto visivo dello spazio è esaltato dal controsoffitto luminoso.

A impreziosire la sala anche l’originale Spiritello del pittore e illustratore Leonetto Cappiello, opera del 1921 diventata simbolo del marchio Campari.

Allo storico Bar di Passo, invece, è stato riservato un restauro conservativo, volto a valorizzarne gli elementi dallo stile Liberty, come il bancone, le luminarie, il mosaico e i cassettoni a soffitto, e che ha reso maggiormente fruibili gli spazi.

Una parete a tutta altezza, decorata con bottiglie d'epoca originali e oggetti che raccontano la storia del marchio, accompagna i clienti nelle tre anime del locale che si sviluppano su tre livelli.

Al piano interrato, dal recupero di uno spazio che in origine ospitava i magazzini del locale, è stata creata la Sala Gaspare Campari che sarà adibita a corsi di bartending, degustazioni ed eventi privati.

Il nostro progetto è ‘silenzioso’: un’interpretazione moderna ma rispettosa della storia; come quando una partitura musicale viene suonata da qualcun altro (Piero Lissoni)"

Il rito milanese dell'aperitivo rinasce così nel locale che ne è il simbolo ma ora in una veste più internazionale e all’avanguardia.

Con cucina di Davide Oldani.