Artista, designer e architetto nigeriano, tra i più affermati esponenti del movimento di arte moderna del suo paese, Demas Nwoko riceve il Leone d’Oro alla carriera della 18. Mostra Internazionale Architettura della Biennale di Venezia dal titolo The Laboratory of the Future

“Con tutta la sua enfasi sul futuro, sembra del tutto appropriato che il Leone d'Oro alla carriera venga assegnato a chi ha al suo attivo una produzione di opere materiali che coprono gli ultimi settanta anni, ma la cui eredità immateriale - approccio, idee, etica - è ancora in via di valutazione, comprensione, celebrazione”.

È con questi argomenti che Lesley Lokko, curatrice della 18 Mostra Internazionale Architettura della Biennale di Venezia, motiva la sua scelta di attribuire a Demas Nwoko il Leone d’Oro alla carriera, approvata dal Cda della Biennale presieduto da Roberto Cicutto.

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Architetture che guardano al futuro

“Sebbene siano relativamente pochi – spiega Lokko - gli edifici di Nwoko in Nigeria svolgono due ruoli fondamentali.

Sono i precursori delle forme di espressione sostenibili, attente alle risorse e culturalmente autentiche, che stanno attraversando il continente africano – e il mondo – e puntano verso il futuro, un risultato non da poco per chi è ancora in gran parte sconosciuto, anche a casa”.

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Demas Nwoko: architetto del XX e XXI secolo

Baba (titolo onorifico nigeriano) Demas Nwoko è nato nel 1935 a Idumuje Ugboko, Nigeria.

Nella sua figura ne convergono diverse: architetto, scultore, designer, scrittore, scenografo, critico e storico.

Il fatto che si definisca 'artista-designer', dice molto sia della 'natura poliglotta' dei suoi talenti e delle sue opere, sia dell'interpretazione piuttosto ristretta della parola architetto che, secondo Lokko, ha probabilmente tenuto il suo nome fuori dagli annali.

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Figlio dell’Obi (il Re) Nwoko Secondo, si è lasciato ispirare dai complessi architettonici più moderni della sua città e dal Palazzo dell’Obi, disegnato dal nonno.

Ha studiato al Nigerian College of Arts, Science and Technology di Zaria (1957-1961), città dove è diventato tra i più importanti membri fondatori della Zaria Art Society.

Questo gruppo di artisti, noto come Zaria Rebels, sosteneva il concetto di 'sintesi naturale', coniato dall’artista Uche Okeke per colmare, con temi e narrazioni africane, quella formazione occidentale ricevuta da educatori coloniali.

Negli anni ’60 gli Zaria Rebels hanno contribuito, insieme ad altri esponenti della letteratura, del teatro e della musica, all'avanguardia modernista postcoloniale in Nigeria.

Nel 1970 ha ricevuto come primo incarico la costruzione dell’Istituto Domenicano di Ibadan.

Sempre a Ibadan ha fondato il New Culture Studios, centro di formazione per le arti dello spettacolo e del design.

Negli anni ’70 ha fondato il New Culture Magazine (non più attivo) che documentava l'arte e la cultura contemporanea.

La mostra

Il Padiglione Stirling ai Giardini, accanto al Progetto Padiglione del Libro de Il Laboratorio del Futuro, ospiterà la piccola e articolata esposizione del suo lavoro.

La cerimonia di premiazione, si terrà sabato 20 maggio 2023 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, contestualmente all’inaugurazione della Biennale Architettura 2023.