L'allestimento per lo showroom milanese di via Pontaccio dall'artista Dragana Sapanjos reinterpreta in chiave ironica i simboli del Natale attraverso gli oggetti Moroso

L’artista di origine croata Dragana Sapanjos trasforma i simboli condivisi del Natale reinterpretandoli attraverso gli oggetti Moroso.

Nasce così Anomalye nella storia l'allestimento delle Feste dello showroom milanese di via Pontaccio 8-10 che racconta in chiave ludica, ironica anomala appunto – la fiaba di Babbo Natale.

Un bosco di alberi innevati fa da cornice alla slitta di Babbo Natale, realizzata con le scocche del divano Bohemian e le sedute Fjord; tutto firmato Patricia Urquiola. A trainare la slitta 4 pouf Anomaly, disegnati dalle Front, che nell’interpretazione dell’artista incarnano le renne di Babbo Natale, che, ‘impazzite’ dalla gioia, saltano attraverso cerchi di fiori.

Nella vetrina, la slitta di Babbo Natale è capovolta, come se avesse avuto un incidente. Nella nuova fiaba raccontata da Dragana, infatti, nel suo percorso di consegna dei regali, Babbo Natale passa davanti allo showroom Moroso e, di fronte alla bellezza dei prodotti, alla ricchezza di colori, tessuti e pattern, si distrae e ‘atterra’ goffamente proprio in vetrina.

A completare l’allestimento le intemperie che la slitta di Babbo Natale deve affrontare lungo il suo viaggio. Dalle le nuvole, come fiocchi di neve, scendono coloratissimi loghi Moroso realizzati con tessuti di risulta, mentre dalla slitta capovolta fuoriescono i prodotti Moroso – tavolini, pouf, sgabelli, piccoli complementi – che Babbo Natale stava consegnando. Idee regalo per un Natale di design.

Nel progetto c’è molta ironia e una buona dose di leggerezza. Ho cercato di armonizzare la mia indole dark con la visione che ho di Moroso, che per me è la ‘fabbrica di Babbo Natale’ di quando eravamo bambini: il luogo dove tutto è possibile, dove i sogni si realizzano"

L’inaugurazione dell’installazione è stata accompagnata da una cooking experience dello chef Ivan Scantamburlo in collaborazione con Fantin che ha fornito due cucine e due banconi della Frame Collection disegnati da Salvatore Indriolo.

 

È stato quindi possibile apprezzare la ricercatezza, la funzionalità – e l'ecosostenibilità – delle Kitchen Workstations Fantin, costruite interamente in metallo e attrezzate con elettrodomestici e top in acciaio Barazza, per l’occasione nell’esclusiva finitura Vintage.