Amara Agricolo è dedicato infatti al lavoro dei contadini che da anni si prendono cura degli agrumeti di famiglia alle pendici del vulcano, con estrema attenzione nei confronti della campagna etnea. Una tradizione lunga quattro generazioni: oggi, proprio i figli e i nipoti di coloro che lavoravano sul campo hanno trovato un impiego all'interno del liquorificio, occupandosi della produzione, dell'imbottigliamento e delle spedizioni dirette in Italia quanto, ormai, nel resto del mondo.

Amaro Amara è infatti divenuto nel tempo un prodotto amato nel nostro Paese come da numerosi mercati internazionali, che hanno portato questo tradizionale liquore a raggiungere una produzione pari a circa 120.000 annue (rispetto alle iniziali 10.000, nel 2014).

Amara Agricolo per celebrare il lavoro e la dedizione

Nato dunque dalla volontà di omaggiare l’intenso impegno e la dedizione degli agricoltori locali, impegnati da sempre nella cura degli agrumi, Amara Agricolo è anche una testimonianza di come la qualità richieda passione, tempo, attesa.

Per giungere a compimento, Amara Agricolo affronta infatti un periodo di infusione pari a sei mesi: tempi dilatati che permettono al profumato fiore di ginestra selvatica dell'Etna, raccolto nel momento del suo massimo splendore tra l'inizio di giugno e la fine di luglio, di rilasciare i suoi intensi aromi insieme con la miscela segreta di erbe spontanee che crescono alle pendici del vulcano e all'immancabile scorza di Arancia Rossa di Sicilia IGP coltivata negli agrumeti di famiglia.

Amara Agricolo: i sentori della terra da cui nasce

La nuova edizione speciale Amara Agricolo porta con sé la storia di un territorio anche nei sentori, che racchiude con calore lasciando assaporare e odorare un ventaglio di intense note tipiche della campagna agricola vulcanica, in grado di alternare le declinazioni pungenti della ginestra alla freschezza delle erbe spontanee dell’Etna.

Amara Agricolo si presenta come un amaro dal colore giallo ambrato, fortemente caratterizzato dai profumi della ginestra appena raccolta, così da conservare tutte le note vegetali e floreali, un prodotto dalla grande complessità aromatica eppure estremamente gradevole.

Complice della raffinatezza di gusto, l’acqua sorgiva che sgorga a 1200 metri sul vulcano e zucchero che viene aggiunta al liquore a seguito del periodo di infuzione.

Con un tenore alcolico di 35% e il suo retrogusto piacevolmente amaricante è pensato per essere gustato come dopo cena e incontrare il favore dei palati più decisi, che rimarranno affascinati dalle spiccate noti vegetali ed erbacee.