Com’è l’ex Macello che diventerà Alcova 2023
Quelle dell’ex Macello di Porta Vittoria, in viale Molise 62, sono mura che parlano. Intrise di storie, rimandano a due dimensioni lontanissime e intrecciate insieme.
La prima, che risale all’epoca dell’originale funzione del luogo (costruito nei primi anni del Novecento), quando il mattatoio era ancora in attività; e la seconda, quella del periodo del disuso e dell’occupazione, di cui si trovano tracce ovunque. Scritte, appelli, credo incisi sulle pareti. Tutti segni che, in occasione del FuoriSalone 2023, saranno parte dell’ambientazione nuda, eppure così vestita, di Alcova 2023.
Camminando tra i padiglioni interni – s’intende piccole stanze o grandi spazi, alternati e senza un pattern guida se non la vita comune condotta al macello – ci si trova catapultati tra le due anime che hanno vissuto l’area.
Una location perfetta per accogliere progetti artistici
Con questo format, gli ideatori di Alcova riconfermano ulteriormente l’intento del progetto: calare arte, design, progetti innovativi e indipendenti in un contesto lontanissimo dall’espressione artistica. Le opere ospitate avranno quindi un set molto speciale che farà loro da contorno: due bellezze diverse, il contenuto e il contenitore, l’una in grado di esaltare l’altra.
Messe a contrasto e pronte a 'esplodere' in un mix di sensazioni ed evocazioni che vanno ben oltre il semplice 'assistere' a una mostra.