E’ stato prorogato fino al 24 gennaio l’evento che il MA*GA di Gallarate (VA) ha dedicato a Ottavio e Rosita Missoni, proprio nella città che scelsero nel 1953 come sede della loro casa e del loro primo laboratorio di maglieria.
Il percorso espositivo, caratterizzato dagli allestimenti che diventano a loro volta opere ambientali, è articolato secondo diversi registri narrativi che delineano le principali caratteristiche della genialità dei Missoni, fatta di colore, materia e forma.
Al contempo emerge quanto la loro creatività sia legata a doppio filo con l’arte, rappresentando un caso pressoché unico nel panorama della moda internazionale.
In mostra, opere che spaziano dall’astrattismo lirico di Sonia Delaunay, insieme a Kandinsky, al Futurismo di Balla e Severini e a Klee ai primi astrattisti italiani: Munari, Veronesi, Soldati, Rho, Fontana o Vedova.
La mostra prosegue con una serie di installazioni immersive, progettate da Luca Missoni e Angelo Jelmini, caratterizzate da una profonda fusione tra la ricerca di materia e colore, proprie del fashion design e dimensione ambientale, mutuata dalle arti visive.
Alle opere più significative di Ottavio Missoni è dedicata l’ultima sala della mostra, presentando un’inedita installazione. Si tratta di una serie di grandi Arazzi realizzati in patchwork di tessuto a maglia, allestiti in uno spazio immaginato, ancora una volta da Luca Missoni e Angelo Jelmini, come scenografico e suggestivo.
La mostra, curata da Luciano Caramel, Luca Missoni e Emma Zanella, è un progetto realizzato da Città di Gallarate, Museo MA*GA e Archivio Missoni, con lo speciale contributo di Regione Lombardia – Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie e Provincia di Varese; in collaborazione con Missoni e con la partecipazione di Gallerie d’Italia – Piazza Scala (MI) e Auser per MA*GA.

