Come terza fase del suo programma inaugurale, la Fondation Louis Vuitton presenta un’importante mostra intitolata Les Clefs d’une Passion. La mostra raccoglie una selezionata scelta di capolavori che sono stati la chiave dello sviluppo della modernità e che hanno contribuito a cambiare il corso della storia dell’arte del XX secolo, da Mondrian e Malevitch a Rothko, da Delaunay a Léger e Picabia, da Munch a Dix e Giacometti, da Matisse a Kupka e Severini.

Seguendo la continuità di ciò che aveva annunciato, Les Clefs d’une Passion, esprime la volontà della Fondation Louis Vuitton di collaborare con i musei francesi e internazionali più importanti, tra cui: The State Hermitage Museum, Saint Petersburg; Tate Modern, London; MoMA, New York; The Munch Museum, Oslo; Guggenheim, New York; Gemeentemuseum, The Hague; The Pushkin Museum, Saint Petersburg; The Kröller-Müller Museum, Otterlo; The State Russian Museum, Saint Petersburg; MNAM-Centre Pompidou, Paris; Kunsthaus, Zürich; MOCA, Los Angeles.

Un simposio riguardante diversi temi, si terrà il 12 e 13 giugno 2015. Tratterà diversi argomenti attualmente condivisi da molte istituzioni: “Cosa vuol dire collezionare oggi?” “Chi sono i protagonisti della storia dell’arte oggi?”, “Che impatto ha il mercato dell’arte in questo scenario?” e ancora “Cosa rende iconica un’opera?”

La mostra Les Clefs d’une Passion è curata da Suzanne Pagé e Béatrice Parent, con la collaborazione del consulente scientifico Isabelle Monod-Fontaine.