La mostra di Sarajevo, città cruciale per la storia europea e mondiale, accoglie in sé gli tutti gli aspetti e gli obiettivi del progetto Imago Mundi: l’arte contemporanea come occasione di dialogo interculturale e punto di partenza per riflessioni di carattere storico, antropologico, politico, culturale.
In questo senso, l’inaugurazione della mostra è preceduta, sempre il 9 maggio, da una tavola rotonda in cui l’arte sarà lo spunto per artisti ed esperti per riflettere su passato e presente.
Imago Mundi, il progetto non profit e globale di arte contemporanea promosso da Luciano Benetton, sta mappando lo “stato dell’arte” dell’arte contemporanea in tutto il mondo: per ogni Paese/comunità nativa viene selezionato un curatore che identifica gli artisti più rappresentativi, sia affermati che emergenti, del suo territorio/comunità; tutti sono quindi invitati ad esprimere la propria visione del mondo su una tela di 10×12 cm.
Fino ad ora, più di 20.000 artisti da 130 Paesi/comunità sono stati coinvolti. Il risultato sono 130 cataloghi, uno per ogni Paese/comunità, in una collezione che continua a crescere.