E’ Nanda Vigo la protagonista della seconda edizione de La Statale Arte, progetto che apre l’Ateneo all’arte contemporanea, ospitando mostre personali di artisti italiani e stranieri chiamati a dialogare, con lavori e installazioni site-specific, con la suggestiva architettura storica degli spazi seicenteschi della sede centrale di via Festa del Perdono.

Exoteric Gate è un imponente progetto-luce costituito da nove elementi distinti (otto piramidi di altezze diverse e un cilindro centrale) che sarà esposto dal 14 dicembre all’11 marzo 2017 al centro del Cortile della Ca’ Granda.

Exoteric gate, oltre a una forte esperienza sensoriale in cui la luce in movimento definisce una nuova dimensione spazio/temporale, è un’installazione che si pone come sintesi di una lunga ricerca avviata con i cronotopi negli anni 60, ambienti o oggetti in cui la luce indiretta filtrata da materiali riflettenti e rifrangenti – vetri stampati, acciai, specchi – genera impressioni incerte che dilatano i concetti di spazio e tempo.

Il ritmo di Exoteric Gate è quello scandito dalla luce prodotta da 400 metri di Led, mentre il movimento non programmabile è quello dato dalle superfici riflettenti che rendono lo spazio fluido stimolando imprevedibili percezioni.

Le otto piramidi di altezze diverse sono riconducibili ai lavori degli anni 70, definiti “Stimolatori di spazio”, e ai più recenti Deep Space: i primi sono piramidi-specchio in grado di attrarre lo spazio, le architetture circostanti e lo spettatore per restituire una visione multipla e smaterializzata della realtà; quelle del secondo tipo sono invece strutture dalle triangolazioni acute e direzionali, che suggeriscono uno spostamento ascensionale.

Foto di Laura Ragazzola

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Un momento della conferenza stampa di presentazione. Da sinistra, la curatrice Donatella Volontè, Nanda Vigo, Gianluca Vago, rettore della Università Statale di Milano.