La Raccolta Lercaro di Bologna presenta un’importante mostra composta da un centinaio di opere, a cura di Andrea Dall’Asta SJ, con testi storico critici di Marco Meneguzzo.
Le Affinità elette sono quelle personalità che Nanda Vigo ha incontrato e appunto “eletto” a interlocutori del proprio lavoro e delle sue preferenze in campo artistico e, di converso, sono anche gli artisti che a loro volta hanno scelto Nanda Vigo come riferimento.
È per questo che in mostra sono esposte, accanto alle opere della Vigo, parte delle sue “icone” che l’artista e designer ha raccolto nel corso di quei favolosi anni Sessanta, interfacciati con i maggiori movimenti artistici dell’epoca come il Movimento Zero.
Opere di:
Accardi, Agnetti, Alviani,  Armando, Aubertin, Beuys, Bischoffshausen, Brindisi, Bruno, Cappello, Carrega, Chin, Colombo, Corona, Dadamaino, Dangelo, Fabbri, Fabre, Fontana, Goepfert, Gruppo Ton Fan, Holweck, Isgrò, Leblanc, Mack, Manzoni, Megert, Mendini, Mesens, Nangeroni, Nigro, Oste, Patella, Peeters, Piene, Giò Pomodoro, Lisa Ponti, Radice, Rickey, Rotella, Sabatelli, Schifano, Schoonhoven, Sordini, Stefanoni, Tadini, Talman, Turcato, Uecker, Uriburu, Van den Branden, Vandercam, Verheyen, Vigo, Volpini, Yan.
Oltre alle numerose opere degli artisti in elenco saranno esposti alcuni lavori di una piccola cooperativa d’arte, Cooperarte” fondata nel 1976 – e di cui nanda Vigo è stata promotrice – e alcune testimonianze particolari del lavoro di Piero Manzoni come uno dei rari quadri “nucleari”.
Tutto si fonda sull’assenza del colore, sostituito della luce naturale o artificiale, visibile nelle opere storiche, che affrontano il rapporto spazio-tempo, luce-trasparenza, da cui il nome dei lavori: Cronotopo (Chronos-Topos). Nanda Vigo sarà presente con una selezione di importanti opere relative alla sua ricerca sulla luce.