Palazzo Poste a Verona, progettato da Ettore Fagiuoli negli anni ’20, rinasce grazie a un'iniziativa residenziale all’insegna dell’arte e del design

A due passi dai principali luoghi di interesse della città scaligera, Palazzo Poste Verona, costruzione d’ispirazione manierista e barocca, rivive grazie all’attività di intermediazione immobiliare Abitare Co.

 

 

A collaborare nel recupero dell'edificio progettato da Ettore Fagiuoli negli anni ’20 e oggi di proprietà del fondo Aquileia Capital Services, anche Milano Contract DistrictTecma Solutions e S.C.C. in qualità di General Contractor.

 

È stato svelato in anteprima il Sensory Apartment, una luminosa abitazione dall'ampia metratura per la quale Milano Contract District ha curato l'art direction dell'intero progetto di interior design e fit out, in collaborazione con alcuni dei suoi marchi partner tra cui Listone Giordano, Florim, Flos, Lema, Gessi, Cesana, Lualdi e Caleido.

 

L’iniziativa porta alla rinascita dello storico edificio attraverso la proposta di un totale di 20 unità abitative.

 

Le nuove residenze sono disponibili in diverse metrature e configurazioni: plurilocali con terrazzo, duplex e altane private, ma anche appartamenti di piccolo taglio; tutti realizzabili su su misura, personalizzabili e dotati di servizi comuni esclusivi: dalla conciergerie alla spa e alla palestra, ma anche spazi di co-working e un’area di Food & Delivery Storage a disposizione dei futuri abitanti.

 

“Dopo Milano, Roma e Torino, portiamo il know-how e l’expertise di Milano Contract District anche a Verona in un progetto di riqualificazione iconico per il capoluogo veneto” ha dichiarato Lorenzo Pascucci, Ceo di MCD “Milano Contract District, con la sua offerta di prodotti e servizi esclusivi, ha saputo, anche in questo caso, incontrare l’esigenza del committente, attraverso un processo integrato di studio e di soluzioni che ha consentito di riposizionare sul mercato un edificio di grande pregio e storia partendo dall’interior design.”

Per consolidare lo stretto legame dello storico palazzo con l'arte è stata esposta la leggendaria e misteriosa opera Il Bambin Gesù delle Mani del Pinturicchio, raccontata da Andrea Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano del Gruppo Listone Giordano, proprietaria dell’opera.