Vent’anni di lavoro attraverso sette case di Filippo Caprioglio; un tour negli interni raffinati di Daniela Terragni e una selezione di lampade e arredi disegnati da Massimiliano Locatelli. C’è questo (e molto altro) in cinque titoli freschi di stampa
Tra la Design Week di Stoccolma e Nomad Circle a St. Moritz, anche febbraio è un mese ricco di appuntamenti per progettisti, creativi, giornalisti e appassionati di architettura e design.

Anche in libreria, dove siamo andati a caccia delle ultime novità. Tra le tante, ecco cinque libri preziosi per immergersi nelle architetture, negli interni e tra gli oggetti di spazi (e autori) differenti, pubblici o privati. Ma anche per riflettere sul significato del restauro architettonico e su come un progetto sia, sempre, una forma di racconto.

1. Sette case sette storie, di Filippo Caprioglio, a cura di Alessia Delisi (Linea editore, 38 euro)

Racconta 20 anni di lavoro dell’architetto veneto Filippo Caprioglio questo volume appena uscito in libreria, curato dalla giornalista Alessia Delisi e con la prefazione del critico dell’architettura Luigi Prestinenza Puglisi.

Un ricco libro-intervista che ripercorre sette progetti dal 2006 a oggi (inclusi due in via di realizzazione) e che, attraverso le parole di Caprioglio - ma anche quelle dei committenti - snocciola il racconto intimo di quello che succede quando si progetta un’abitazione. Da Venezia al Veneto fino alla Romania, ogni casa rappresenta anche la tappa di un percorso che va dagli esordi fino ai premi e ai riconoscimenti ricevuti da Caprioglio.

A chi piacerà A chi vuole capire attraverso quali percorsi può nascere il progetto di un’abitazione. Che, prima di essere un edificio, è soprattutto un luogo dell’anima.

2. Diana Terragni, Architetture e interni, a cura di Elena Cattaneo (Rizzoli, 70 euro).

Dieci interni lussuosi fotografati da Mattia Aquila per raccontare dieci case private, quasi tutte mai pubblicate prima d’ora, dislocate tra Milano, Ibiza, Pietrasanta e l’Engadina.

Un viaggio che segue le tracce dello stile unico di Diana Terragni, talentuosa architetta milanese con una predilezione per due elementi: la luce e il dialogo visivo tra interno ed esterno.

E tutte le sue case, pur in contesti tanto diversi, curate maniacalmente fin nei minimi particolari, dai mobili ai tessuti, dai colori ai materiali, si rivelano ogni volta il contenitore perfetto per le collezioni d’arte dei suoi proprietari.

A chi piacerà Elegante e riccamente illustrato, è il volume giusto per chi vuole conoscere da vicino l’eleganza di Diana Terragni, fatta di dettagli ma anche di un perpetuo dialogo con l’ambiente circostante. Si tratti di un giardino o di un semplice terrazzo di città.

3. Massimiliano Locatelli. Editions  (AA.VV, Mousse Magazine & Publishing, 40 euro)

È uscita a fine dicembre questa antologia che raccoglie una selezione degli arredi e delle lampade disegnati nel corso degli anni dall’architetto e designer Massimiliano Locatelli, fondatore dello studio CLS Architetti prima e di Locatelli Partners poi, collaboratore di Tecno e Nilufar Depot e perennemente diviso tra i suoi studi di Milano e New York.

In questo libro gli autori raccontano le collezioni firmate dall’architetto attraverso fotografie inedite e d’archivio: non solo still-life, ma anche immagini ambientate perché proprio lo spazio in cui sono inseriti, spesso, si rivela essere il vero motivo della genesi degli oggetti.

A chi piacerà A chi, oltre al design, ama scovare le chicche dell’editoria indipendente contemporanea, di qualità e da collezione. Che, tra immagini, grafica e scelte tipografiche offre al lettore un doppio viaggio estetico: nello stile di Locatelli e nello “stile Mousse”.

4. Andrea Bruno. Opere e progetti, di Roberto Dulio, Giuseppe Martino di Giuda e Fabio Marino (Electa, 49 euro)

Una monografia fresca di stampa che ripercorre l’articolata attività professionale dell’architetto torinese Andrea Bruno, dai primi progetti degli anni ‘60 fino alle ultime realizzazioni, in un eterno dialogo tra conservazione e progetto, valorizzata anche dalla sua riflessione critica e teorica come docente di Restauro Architettonico al politecnico di Torino e poi di Milano.

Tra gli interventi più noti e significativi, il Centro per l’Arte contemporanea di Bruxelles, il Museo d’arte e storia Rolland di Clamecy e, in Italia, il restauro del Castello di Rivoli e della sua Manica Lunga (1978-2000).

Un volume che racconta il suo lavoro a tutto tondo, da quello di restauratore di edifici storici, a quello di progettista di musei e abitazioni private fino a quello di studioso dedito al censimento di siti archeologici in tutto il mondo, soprattutto in Medio ed Estremo Oriente, spesso sotto l’egida dell’Unesco, di cui è consulente dal 1974.

A chi piacerà Ai progettisti che, come Andrea Bruno, non guardano al patrimonio storico con cieca deferenza ma con la convinzione che meriti di essere fruito, riqualificato e perfino modificato.

5. Architetture di carta e grandi rivolgimenti, Raccontare e non solo, a cura di Sara Marini ed Egidio Cutillo (Quodlibet, 24 euro)

Raccontare le case, i corpi, lo spazio, l’architettura, gli artisti, la tecnica, le voci della città. È l’obiettivo ambizioso di un libro nato dal lavoro dell’unità di ricerca Tedea del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia a partire dall’idea che, per esistere, ogni oggetto, scienza o tecnica abbia bisogno di una narrazione.

E che un progetto architettonico sia sempre una forma di racconto, i cui strumenti non sono scontati e si nutrono anche di parole.

Ecco allora una raccolta commentata di brani di opere che hanno segnato un punto di svolta nella teoria del progetto, tra modalità di osservazione e di interpretazione della realtà differenti, con l’obiettivo di riuscire a intercettare gli orientamenti futuri.

A chi piacerà Agli spiriti più riflessivi e intellettuali, convinti che già il raccontare sia “forma”. E che la forma sia parte essenziale del contenuto. Perché è così che le “architetture di carta” hanno partecipato ai grandi cambiamenti che interessano lo spazio della società e le direzioni del territorio.