Un'opera di street art tridimensionale che invita a riflettere sul concetto di depauperamento ambientale e culturale

CORTILE D’ONORE, UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO - Nei suoi lavori, il duo Urbansolid, in collaborazione con Fidenza Village - The Bicester Collection porta a ripensare criticamente agli oggetti di uso comune dotandoli di una nuova proposizione di senso, ma in questa installazione utilizza un soggetto estraneo al nostro quotidiano: i Moai dell’isola di Pasqua.

Queste sculture di grandi dimensioni rappresentano, nella loro sintesi, un’intera civiltà.

Gli street artist - Riccardo Cavalleri e Gabriele Castellani che formano il duo Urbansolid - collocano nel Cortile d'Onore una copia in vetroresina di due esemplari alti 3 metri, compiendo un atto di decontestualizzazione sia geografica sia temporale che innesca il cortocircuito tipico delle loro opere.

Una volta immersi nella realtà urbana contemporanea, imbrattati come i muri o come i monumenti delle nostre città, questi artefatti vandalizzati acquisiscono un nuovo significato. Diventano testimoni della mancanza di cultura che guida la mano di chi compie l’inutile sfregio.

L'inedita dimensione metropolitana genera un effetto specchio: siamo capaci di cogliere la distruzione ambientale e civile solo osservando contesti lontani da noi, non accorgendoci del disfacimento della realtà in cui viviamo.

Quasi mai siamo in grado di raggiungere una piena consapevolezza, sociale e individuale, del nostro decadimento.

Attraverso la vandalizzazione, il Moai, simbolo di una civiltà che ha distrutto il suo ecosistema, viene alterato nei suoi significati, sfigurato, sporcato e uniformato al nuovo ambiente urbano che lo ospita.

L’opera pone un quesito, semplice e diretto: la lezione è stata assimilata o, a livello globale, siamo destinati a fare la medesima fine dei Rapa Nui?

Che sia un monito, una mera constatazione di un dato di fatto oppure una resa, è lasciato alla sensibilità di ognuno di noi.