Uno spazio effimero ma compiuto con dipinti, mobili-scultura e fotografie, ispirato alla citazione di Ugo La Pietra “essere ovunque a casa propria”

SOTTOPORTICO CORTILE D’ONORE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - L’installazione di Sergio Fiorentino e Studio Gum presente sotto il portico del Cortile d’Onore prende spunto dalla citazione di Ugo La Pietra “Essere ovunque a casa propria”.

Gli elementi che contraddistinguono l’essenza della ricerca di Sergio Fiorentino lasciano la loro collocazione fisica, tra le mura di un refettorio settecentesco nel centro di Noto, per trasferirsi tra le arcate del chiostro dell’Università degli Studi di Milano.

Uno spazio effimero ma compiuto, a cui si accede attraverso un varco in ferro, con un pavimento in pietra di Noto intriso di schizzi di vernice blu oltremare.

Quattro arcate di ferro sono controbilanciate da altrettanti archi che incorniciano i volti dei “Sognatori” di Fiorentino, dipinti a tutta altezza. Oltre ai dipinti, una serie di mobili-scultura e gli scatti di Rosita Gia tratti dal libro Acqua e Oro (edizioni Giusto Libri).

L’installazione a pianta rettangolare si sviluppa longitudinalmente rispetto al portico su una superficia di 12x4 m ed è composta da una struttura metallica, un pavimento in pietra e dalle opere dell’artista siciliano. L’intelaiatura si compone di otto arcate collegate a coppia: quattro inscritte all’interno del colonnato e quattro addossate alla parete.