Il gioco di specchi riflettenti, luci e colori genera moti interiori della psiche che riflettono movimenti di trasformazione e integrazione nello spazio fisico.
Procedendo lungo la parete specchiata, il riflesso si distorce, si moltiplica, si deforma. Mentre i piani cottura, segni grafici forti, vivacizzano il percorso in un’alterazione giocosa delle loro forme e dell’immagine delle persone, in una totale perdita di punti di riferimento e significato.
Giunti al cuore del vortice sinestetico, seconda fase del viaggio, avviene la connessione tra persone e oggetti.
All’interno di un volume trasparente, ci si trova immersi in un’atmosfera che combina simultaneamente e casualmente suoni rilassanti con luci dai colori cangianti, avvolti da nebbia ovattata.
Questo vortice sinestetico può rappresentare un’apertura o un risveglio, un’oscillazione, un passo in avanti o indietro tra le dualità.
Progetto realizzato con il sostegno di Alucobond.