CORTILE D’ONORE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - Vivere una dimensione più naturale con ritmi biologici più armonici. Realizzare un tipo di progettazione che si ispiri agli organismi della natura per la creazione di luoghi con un cuore pulsante, dove l’architettura possa soddisfare il bisogno di privacy e al tempo stesso connettersi con l’ambiente che la circonda, rispettandolo.
Così nasce L’Oasi, una microarchitettura avvolgente e protettiva, aperta comunque al dialogo con l’esterno: un esercizio di ricerca di senso che vuole essere manifesto di semplici risposte alle necessità della vita contemporanea.
“L’Oasi rappresenta una protezione dal contesto”, spiega il progettista, Massimo Iosa Ghini, “ma mantiene la permeabilità e la capacità di relazione tra interno ed esterno. L’impiego studiato e bilanciato dei legni esprime il rapporto tra artificio e natura; la biofilia ci aiuta a progettare interni in cui prevalga il bene-stare, lo stare in un luogo dove potersi rigenerare dalle fatiche fisiche e mentali, simboleggiato, e poi plasticamente rappresentato, dal divano Float di Felis”.