Una microarchitettura avvolgente e protettiva ma aperta al dialogo con l’esterno, ispirata agli organismi della natura

CORTILE D’ONORE, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - Vivere una dimensione più naturale con ritmi biologici più armonici. Realizzare un tipo di progettazione che si ispiri agli organismi della natura per la creazione di luoghi con un cuore pulsante, dove l’architettura possa soddisfare il bisogno di privacy e al tempo stesso connettersi con l’ambiente che la circonda, rispettandolo.

Così nasce L’Oasi, una microarchitettura avvolgente e protettiva, aperta comunque al dialogo con l’esterno: un esercizio di ricerca di senso che vuole essere manifesto di semplici risposte alle necessità della vita contemporanea.

“L’Oasi rappresenta una protezione dal contesto”, spiega il progettista, Massimo Iosa Ghini, “ma mantiene la permeabilità e la capacità di relazione tra interno ed esterno. L’impiego studiato e bilanciato dei legni esprime il rapporto tra artificio e natura; la biofilia ci aiuta a progettare interni in cui prevalga il bene-stare, lo stare in un luogo dove potersi rigenerare dalle fatiche fisiche e mentali, simboleggiato, e poi plasticamente rappresentato, dal divano Float di Felis”.

Il padiglione aperto (9,8 x 6,6 x h 5 m), collocato nel Cortile d’Onore, rappresenta un invito a sedersi e fermarsi in un luogo dove il tempo sembra scorrere più lento. La struttura accoglie il divano Float, dalla forma morbida e avvolgente, disegnato per Felis da Massimo Iosa Ghini.

L’allestimento curato da Intro è definito da un percorso sinuoso formato da listelli di legno (Sistem Costruzioni) in continuo dialogo con l’esterno. Alla realizzazione hanno collaborato anche FMG Shapes e iGuzzini Illuminazione per l’illuminazione.

Il verde è stato curato dalla paesaggista Silvia Ghirelli per Landscape Festival 2023.

Cover photo: Saverio Lombardi Vallauri