AUDI HOUSE OF PROGRESS / PORTRAIT MILANO – 22 monoliti dalla superficie riflettente che racchiudono la concept car Audi Skysphere: una metafora della visione della mobilità sostenibile del marchio che pone i valori umani al centro.

Allestita nella maestosa piazza del Quadrilatero di Portrait Milano, l’installazione ideata per Audi da Gabriele Chiave con Controvento (Ania Szostak, Verdiana Vannini, Gilberto Ceriani, Gabriele Chiave) interpreta in chiave artistica il principio del Sustainability Domino Act: una decisione presa in un determinato ambito può avere un impatto positivo in un altro, ovvero è in grado di innescare un effetto domino benefico in termini di sostenibilità.

Con il suo schema circolare, composto da 22 monoliti di 4,5 metri d’altezza e 1,2 metri di larghezza le cui superfici riflettenti moltiplicano la presenza delle persone e del verde circostante, ricordando ai visitatori che l’azione collettiva è molto più efficace di quella individuale.

I monoliti racchiudono e proteggono la concept car Audi Skysphere, punto focale dell’installazione.

Audi Skysphere è la prima di una nuova famiglia di quattro prototipi della famiglia Sphere: una roadster a elettroni dotata di interasse variabile che, in abbinamento alla guida autonoma di Livello 4, dona all’auto una doppia anima, quella di GT e quella di sportiva pura.

Audi Skysphere si contraddistingue anche per un nuovo approccio stilistico dall’interno verso l’esterno che rivoluziona l’esperienza di viaggio, grazie a elementi cardine quali il layout variabile dell’abitacolo, la straordinaria ampiezza della cellula passeggeri e la possibilità di attingere a un’innovativa offerta d’infotainment.

The Domino Act vuole metaforicamente raccontare quanto sia importante porre i valori umani al centro di tutto.

Un principio caro al Brand dei quattro anelli che qui mette in mostra la sua visione antropocentrica della progettazione automobilistica, secondo un approccio olistico che trova corrispondenza nella roadmap perseguita da Audi con la circular economy.

Re-life e re-use sono infatti principi portanti della strategia del Brand per una mobilità sostenibile del futuro, che coinvolge tutta la supply chain, dai siti produttivi ai prodotti di serie, ai materiali.

“Oggi”, spiega Gabriele Chiave, “la salvaguardia del nostro ecosistema è l’obiettivo imprescindibile di un approccio umanistico al design, all’innovazione e alla vita in generale. Una visione incentrata sull’uomo non può che essere allineata con quella del nostro Pianeta. Significa quindi agire in chiave collettiva nell’interesse del nostro benessere futuro”.

Di notte, l’installazione prende vita grazie a luci e suoni, con soundscape creati in collaborazione con Guido Smider.

Render: Controvento con Dario Perez - Almaziga