“What is real?” Due spazi, uno rassicurante e l’altro straniante, mettono in discussione il confine tra percezione e realtà

PRESS ROOM, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO - Arrivando nella sala stampa Liminal dello studio CaberlonCaroppi, il visitatore si trova sulla soglia di un mondo che mescola percezione e realtà.

Liminale, infatti, è ciò che si trova al confine tra la coscienza e la percezione.

In un mondo dove il virtuale diventa reale, lo studio CaberlonCaroppi propone un doppio viaggio progettuale.

Nella prima stanza troviamo i riferimenti riconoscibili del mondo reale, dove colori e materia sono protagonisti: i confini si perdono in un ambiente rassicurante con pareti e pavimenti rivestiti con il pattern della carta da parati Inked disegnata dallo studio per Zambaiti Parati.

Il progetto nasce dalla volontà di rispondere alla domanda “What is real?” (cosa è reale?) che trova risposta nella stanza successiva.

Qui linee e luci definiscono uno spazio virtuale infinito, distopico, in cui il decoro a griglia della carta da parati disegnata con Zambaiti si moltiplica grazie alla parete riflettente 3M, mentre gli arredi di Concreta realizzati con materiali Swiss Krono e sedute e tavoli di Pedrali emergono dalla griglia con i colori della quadricromia CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Key).

L’illuminazione è di Contardi Lighting, la moquette di Radici, l’insegna di Apir, il rivestimento portali di GR Group e con Geplast. Schermi 365 Productions - Sony