Se ne Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, romanzo vincitore del premio Pulitzer per la narrativa 2011, la giovane Sasha abita in un appartamento con la vasca da bagno in cucina, come si usava a New York negli anni ’70, a Barcellona un piccolo appartamento ricavato nello spazio che un tempo ospitava un parcheggio è stato configurato come un open space fluido, talmente fluido che il fulcro è la doccia passante, posta sotto al soppalco, in continuità visiva con una vasca circolare incassata. Spazi intimi e (particolarmente) privati che invece di essere celati si trovano accanto a cibo, fornelli e tavolo conviviale.