D’estate la luce calda, i colori liquidi e i sentori intensi. D’inverno la neve, l’aria tagliente e sferzante, le condizioni climatiche estreme. In primavera la natura sbarazzina: fresca, effervescente, in fiore. Ma è proprio in questo periodo, in autunno che si compie l’apoteosi sensoriale.
Accesa dalle cromie bruciate e fiammanti della stagione più misurata e riflessiva, Teton House si schiude dal suo tepore di rifugio aperto nei boschi allo splendore del paesaggio che la circonda. In simbiosi.
Progettata dallo studio di architettura americano Olson Kundig, Teton House è una casa di montagna che abbraccia il clima estremamente vario di Jackson Hole, in Wyoming, località statunitense che vive appieno tutte e quattro le stagioni.
Se i legni di quercia, abete e noce tagliati a spacco foderano spazi interni accoglienti, racconti e al tempo stesso sfumati, il concept, che prevede diversi gradi di trasparenza, consente alla casa di aprirsi e chiudersi in risposta alle mutevoli condizioni climatiche.