Margraf, realtà internazionale della Valle del Chiampo (VI) ha inaugurato giovedì 1 ottobre il nuovo headquarters, progettato da Asa Studio Albanese, alla presenza delle autorità, clienti internazionali, architetti e stampa.
La facciata, l’organizzazione degli spazi, le forme di accoglienza, la disposizione dello showroom, il rapporto con il contesto e ogni dettaglio contribuiscono a costruire il linguaggio emozionale con cui l’azienda comunica i propri valori. Il concept della nuova sede Margraf viene costruito intorno ai due fulcri principali: la hall e lo showroom.
Nella hall, l’apertura sul pavimento ospita, una struttura-giardino ipogeo – denominata Albero Climb e progettata daLuigi Siard – alta 18 metri e costituita da 380 piante, che emerge dal suolo dell’interrato attraversando scenograficamente lo spazio a tutta altezza.
La scala interna incrociata costituisce un elemento di grande impatto percettivo, e si ispira alle architetture visive dell’artista astratto americano Ellsworth Kelly.
La funzione primaria di accoglienza della hall lascia quindi spazio a quella espositiva dello showroom, vero organo vitale di Margraf, il suo cuore pulsante. L’accesso viene però protetto, quasi schermato, dalla presenza di una quinta scenica che lo separa dalla hall.
Oltrepassato questo diaframma opaco e silenzioso, il visitatore viene introdotto, con un effetto ‘sorpresa’, allo spettacolare volume a tutta altezza della gallery, dove si allinea la sequenza prospettica e imponente delle lastre di marmo a vista, una proménade espositiva che mette a contatto con la materia viva di Margraf.
In fondo allo showroom, è stato progettato un edificio nell’edificio, un piccolo scrigno in mezzo al marmo, che accoglie il prezioso archivio Margraf con i disegni originali delle grandi firme del passato e del presente, da De Chirico a Gardella, ai designer e agli architetti contemporanei, e la sala conferenze.
La grande facciata vetrata – che funge da regolatrice microclimatica e irradiante – mette in mostra lo showroom anche all’esterno, lungo la strada, istituendo un’interessante dialettica di trasparenza e opacità giocata a più livelli.
Il marmo, ovviamente, domina nei rivestimenti delle pareti interne ed esterne, e nei pavimenti che, con le complesse decorazioni, mostrano le grandi capacità creative e artigianali di Margraf.