Qual è il legame della Puglia con il design? A raccontarlo, nello showroom Natuzzi di via Durini 28, è stato Pasquale Natuzzi jr, figlio del fondatore dell’azienda di imbottiti di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, che partendo dalla Murgia ha costruito il suo impero industriale e conquistato i mercati del mondo.
Un legame che si esprime soprattutto nell’amore per la materia (legno, pelle, metallo e vetro mixati per creare sinuose armonie da vivere nella zona pranzo), protagonista indiscussa delle nuove collezioni che sanciscono un rapporto sempre più stretto e proficuo tra Natuzzi Italia e il progetto contemporaneo.
A testimoniarlo sono stati gli autori degli ultimi prodotti, i designer Claudio Bellini, Maurizio Manzoni di StudioMEMO, Ellen Bernhardt e Paola Vella dello studio Bernhardt&Vella, che partendo dalla descrizione dei loro lavori hanno espresso tre differenti approcci progettuali a uno stile che ha un Dna tutto italiano, ma una connaturata vocazione internazionale.
Una storia di tavoli quindi: “materica” quella di Bellini che dal tavolino Ramo con i vasi turchesi arriva al tavolo con piano in vetro, sottopiatti in caldo legno d’ulivo e ceramiche di Grottaglie; “décor” nella declinazione di Studio MEMO con il tavolo Omega in rovere e candidi piatti in ceramica; “scenografica” nell’interpretazione data dal duo Bernhardt & Vella con il tavolo Accademia nella versione rotonda (ricca di sfere nei toni del giallo e del verde) e rettangolare (con ceramiche di Grottaglie e scatti di paesaggi pugliesi).
I vini degustati durante la serata sono stati Le Fossette Bianco Falanghina, Le Fossette Brut Spumante, Rosé della Quercia Spumante, Cacc’e Mmitte di Lucera Rosso della Cantina Alberto Longo (www.albertolongo.it).
Foto di Saverio Lombardi Vallauri.
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