In scena, in un dialettico confronto di ruoli e prospettive, esperienze di vita e di professione, tra cibo e design, Claudio Sadler, chef di fama internazionale insignito di due Stelle Michelin, e Pietro Galimberti, titolare di Flexform, azienda con sede a Meda in Brianza, dal 1959, conosciuta worldwide nel settore dell’arredamento contemporaneo di alta gamma come portavoce del made in Italy di qualità, quarant’anni di collezioni coordinate nelle strategie creative da Antonio Citterio.

“In Cina, siamo arrivati negli anni Ottanta, quando l’export era ancora una scelta e non una necessità” ha raccontato Galimberti. Base condivisa con Sadler: il saper fare italiano, metabolizzato, sviluppato e messo a punto nel proprio territorio, tra tradizione e innovazione, ma in modo sempre fedele a filosofia e storia personali.

Come si comunicano i valori di questo know-how a culture, platee e mercati lontani? Ancora condivisa, la visione tra i due protagonisti: “Non bastano bellezza e qualità che il design e la cucina italiani portano inscritte nel proprio dna, come non bastano nuove idee. Il segreto resta nella sensibilità di un approccio curioso e appassionato, allo stesso tempo rispettoso delle proprie identità e aperto alla capacità di interpretare, in chiave inclusive, genius-loci e gusto a latitudini differenti.

Uno sguardo positivo che non guardi troppo indietro e si sforzi di sorprendere, senza strafare nella ricerca di effetti speciali”. (Antonella Boisi

I vini degustati nel corso della serata erano Estella Moscato Salento IGP, Falò Verdeca Puglia IGP, Collezione Cinquanta, Anniversario 62 Primitivo di Manduria DOP Riserva di Cantine San Marzano (www.winelandscape.com)

Foto di Mattia Campo

 

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Da sinistra, Pietro Galimberti, Antonella Galli che ha moderato, e Claudio Sadler
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Pietro Galimberti
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Claudio Sadler
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Il direttore di Interni, Gilda Bojardi, tra Pietro Galimberti, a sinistra, e Claudio Sadler